Dopo il successo di Black: Mirror Bandersnatch, Netflix ci riprova e propone una nuova serie interattiva con protagonista Bear Grylls, conduttore e alpinista irlandese. La serie, dal titolo Scuola di Sopravvivenza, prevede che il pubblico scelga come far avanzare le missioni nella natura di Grylls, diventato famoso negli anni per le condizioni ai limiti della sopravvivenza documentate in programmi televisivi come Worst Case Scenario e Running Wild with Bear Grylls.

Scuola di Sopravvivenza: come funziona

La serie è in uscita oggi 10 aprile sulla piattaforma Netflix e consta di 8 puntate che variano dai 60 minuti fino a un'ora e mezza.

Ogni episodio vede Grylls alle prese con avventure ambientate in diverse parti del mondo e habitat naturali. Nella giungla alla ricerca di una giovane dottoressa scomparsa, disperso tra i ghiacci delle Alpi svizzere, o alle prese con l'inospitalità del deserto tra tarantole e scorpioni, solo una cosa sembra essere certa: "You decide!" È lo spettatore, in altre parole, a dover decidere come affrontare ogni sfida interagendo con telecomando o joystick per scegliere tra due opzioni. Non tutte le scelte permetteranno al protagonista di cavarsela, anche se, essendo la serie family friendly, Grylls andrà difficilmente incontro alla morte.

Date le trame e lo stile dei vari episodi, Scuola di Sopravvivenza sembra adatta agli amanti della natura e a un pubblico piuttosto giovane, tanto che la stessa Netflix lo include nei generi TV per bambini, TV scienza e natura, e Reality.

Continuare a scalare la montagna e andare incontro al puma? Quale galleria sotterranea seguire? Questo e altro nella anticipazioni del trailer ufficiale Netflix.

Tra videogioco, documentario e reality

Già in Bandersnatch, il regista britannico David Slade aveva insistito non troppo subdolamente sulla convivenza quasi simbiotica tra film, videogioco, e letteratura.

Sì, perché esiste un intero filone ultradecennale di cosiddetti libro-game che conducono il lettore entro un labirinto di scelte che lo portano verso uno dei tanti finali dell'opera. Allo stesso modo fu pensato Bandersnatch che, con un approccio meta-cinematografico, poneva lo spettatore davanti allo stesso dedalo di scelte progettate dal programmatore protagonista del film.

Scuola di Sopravvivenza, dunque, non è solo un gioco, ma conferisce allo spettatore un nuovo ruolo da co-protagonista. Bandersnatch e Scuola di Sopravvivenza, insomma, sembrano voler abituare il pubblico a un nuovo tipo di televisione, in cui lo spettatore non è più passivo davanti allo schermo, ma diventa (limitatamente) attivo e capace di influire sul progredire della narrazione.