Negli ultimi tempi molte grandi band del panorama rock e metal hanno pensato al proprio ritiro delle scene, come i Kiss e i Mötley Crüe che hanno organizzato il loro tour d'addio. Oltre a loro ci sono gli Iron Maiden, che ancora però non pensano di andare in pensione: a ribadirlo è stato Steve Harris in un'intervista radiofonica.

Ritiro ancora lontano

Tutti i fan degli Iron Maiden possono stare tranquilli: la band di Steve Harris ancora non pensa alla pensione e a ribadirlo è lo stesso bassista fondatore della band, intervistato da SiriusXM. Fino a quando le cose andranno come stanno andando di recente, i Maiden continueranno a fare concerti e a salire sul palco.

Queste le sue parole:

“Il tempo passa, è pazzesco, è folle e tremendo ciò che accade col tempo" ha detto pensando alla lunga carriera della band britannica. "Però i tour sembrano diventare solo più grandi e sempre più belli, quindi cosa posso dire? È fantastico. Ci stiamo veramente divertendo. A tutti piace. Non so per quanto tempo ancora faremo questo, tutti pensano a questa cosa... noi però ci stiamo godendo semplicemente tutti i concerti. Ogni giorno lo prendiamo così come viene".

Parlando del capitolo ritiro, Harris sembra interessato a continuare a suonare per il momento: "Se non conteremo più nulla parleremo di un possibile ritiro...e quel momento probabilmente sarà la fine di ogni cosa, ma per il momento non ci sentiamo così.

Ora invece pensiamo che ancora stiamo dando il nostro supporto, se così possiamo dire. Stiamo ancora facendo del nostro meglio e fin qui va tutto bene. Non voglio tentare il destino, ma stiamo andando veramente bene”.

Il tour

Dall'anno scorso inoltre la band è in giro per il mondo per il Legacy of the Beast Tour, e offre dal vivo una scaletta molto composita, con brani più vecchi insieme a brani tratti dagli ultimi lavori in studio.

Harris ha voluto parlare anche di come sta andando la tournée: “Mi sto divertendo molto, mi piace suonare i brani più difficili o più tecnici. Ad esempio amo suonare molto Fight of Icarus, non l'abbiamo eseguita per un periodo lungo...ora la suoniamo con un ritmo un po' più elevato rispetto alla versione originale del disco, cosa che a mio avviso avremmo dovuto fare fin dall'inizio.

Mi piace suonarla per questo motivo, ma in realtà l’intera setlist è divertente da eseguire...stranamente non l’ho decisa io. Di solito la facciamo io e Bruce insieme e questa volta credevo che fosse stato Bruce a scegliere le canzoni, ma a quanto sembra è stato il nostro manager Rod Smallwood".

E sono moltissime le date che terranno alla fine di questo tour: basti pensare che alla fine di quest'anno gli Iron Maiden suoneranno per un totale di 44 concerti tra Canada, Stati Uniti e America Latina. A queste vanno aggiunti i 38 concerti tenuti in Europa nel 2018: in totale la band ha avuto oltre un milione di spettatori, cifre impressionanti, e che testimoniano come la band abbia ancora molto da dire.