La malattia di Lyme l'ha tenuta lontana dalle scene per ben 6 anni, ma adesso Avril Lavigne è pronta a riprendere la sua carriera in mano. Lo scorso febbraio è uscito il suo sesto album, "Head Above Water", e "I Fell In Love With The Devil", una delle fan-favourite, è stato rilasciato come terzo singolo ufficiale del disco dopo la title-track e "Tell Me It's Over".
Il lancio del nuovo singolo è arrivato dopo che l'interprete di "Complicated" ha deciso di non procedere con la pubblicazione del video di "Dumb Blonde", la traccia più pop del disco, in collaborazione con Nicki Minaj.
'I Fell in Love With The Devil': l'amore pericoloso di Avril Lavigne
Una scelta più rischiosa che potrebbe non aiutarla nelle classifiche, poiché una dark ballad di solito ha meno potenziale di un brano più pop e commerciale. Ma "I Fell In Love With The Devil" ha un valore speciale per l'artista: è tra i suoi preferiti dell'album ed è stato scritto interamente da lei e composto a quattro mani con il producer Chris Baseford.
Una canzone d'amore dedicata ad un sentimento tossico, insano, pericoloso che, anche quando si sa che è sbagliato, non permette comunque di opporvisi, trascinando giù, verso l'abisso.
Parlando del brano tramite i suoi profili social ufficiali prima che venisse pubblicato il disco, Avril Lavigne l'aveva descritto dicendo: "A volte il tuo cuore è in totale conflitto con la testa e ti porta a situazioni che sai non essere giuste per te, ma una volta che ci sei non riesci ad uscirne", Un pezzo autobiografico che s'ispira ad una vera relazione "tossica" vissuta dall'artista canadese 34enne, che in molti pensano sia dedicata al secondo ex marito Chad Kroeger, leader dei Nickelback, il cui matrimonio è durato dal 2013 al 2015.
Le polemiche contro il video e il testo di 'I Fell in Love With The Devil'
Il videoclip del brano è altrettanto dark e gotico, e sin dalle prime immagini pubblicate sui social ha attirato critiche da parte di alcuni fan. La clip e il titolo stesso del pezzo, tradotto con "Mi sono innamorata del diavolo", hanno portato a commenti come: "Ora procedo con l'unfollow...
come puoi innamorarti del diavolo quando Dio ti ha creato con un talento incredibile e reso così famosa? Ringrazia Dio per le benedizioni che hai ricevuto, non il Diavolo". Oppure: "Sei cristiana? O stai prendendo in giro Gesù?".
In realtà, come la stessa Lavigne ha avuto modo di spiegare, il "diavolo" di cui parla è un amore sbagliato, deleterio, e la musica, si sa, spesso procede per metafore.
Il videoclip, altamente evocativo, affascinante e dalla fotografia magistrale, vede la cantautrice 34enne guidare se stessa verso il disastro (nelle scene iniziali è sia autista del carro funebre, vestita di nero, che nella bara, vestita di bianco) di una relazione "pericolosa".