Le belle favole fanno sempre contenti tutti, grandi e piccini. E' uscito da pochi giorni nelle sale Toy Story 4, ennesimo capitolo della fortunatissima saga Pixar nata negli anni '90. Il film, ad oggi, è un successo di critica e pubblico

Record al Boxoffice

Il weekend dal 27 al 30 giugno è stato assolutamente d'oro per il quarto capitolo della mitica saga capitanata dallo Sceriffo Woody. Le cifre incassate in poche ore hanno di poco sforato i due milioni di euro, spodestando l'ultima fatica di Johnny Depp, l'introspettivo "Arrivederci Professore". La risposta dei fans Italiani è stata quindi brillante, con sale popolate da pubblico di ogni età, dai più piccini ai più grandi, cresciuti con la saga nel corso degli anni.

Il primo episodio risale infatti all'anno 1995, quando ancora la Pixar era azienda indipendente ed i suoi film erano soltanto distribuiti dal gruppo Disney. Molte cose sono cambiate da allora, i personaggi protagonisti della serie hanno vissuto una crescita personale che aveva toccato l'apice con il terzo episodio, Toy Story 3, arrivato nelle sale cinematografiche ormai nove anni fa. Tutto sembrava assolutamente risolto, ogni circolo brillantemente chiuso: non a caso, al momento dell'annuncio di questo quarto capitolo, il sentimento collettivo era stato quello di stupore, ma soprattutto di scetticismo. Come può una storia che pare essere già conclusa raccontare e trasmettere qualcosa di ancora credibile e solido?

Beh, Toy Story 4 ha fatto centro pienamente, e non sono soltanto i numeri a dirlo.

Quando le emozioni non mancano mai

Come già accennato in precedenza, Toy Story 3 era stato in assoluto un grande capolavoro, sia dal punto di vista narrativo che dal punto di vista visivo. Il quarto capitolo è riuscito a fare contenti tutti, grandi e piccini, virando come al solito su un forte impatto emozionale, oltre che su un impatto visivo assolutamente da urlo.Dopo aver assistito al passaggio di consegna tra Andy, storico proprietario di Woody e Buzz, a Bonnie, tenera bimba dal cuore d'oro, ritroviamo i nostri eroi diversi anni dopo affiancati da nuovi compagni giocattoli e da vecchie conoscenze pronte a tornare dopo tanti anni di assenza.Troveremo concetti importanti resi più appetibili al pubblico più giovane grazie al mai banale modus operandi che la Disney è in grado di mettere in piedi quando si tratta di raccontare storie ed emozioni.

Avremo modo di conoscere nuovi simpatici giocattoli, su tutti Forky, una piccola forchetta di plastica modellata a giocattolo grazie all'utilizzo di materiale di recupero: il simpatico personaggio è doppiato nella versione Italiana da Luca Laurenti. In merito al doppiaggio, è bene precisare che questo è il primo episodio della saga in cui lo spettatore Italiano sarà orfano del compianto Fabrizio Frizzi, da sempre storica voce dello Sceriffo Woody: il suo posto è stato sapientemente occupato da Angelo Maggi, doppiatore ufficiale di Tom Hanks (l'attore Americano presta la voce al Cowboy di pezza nella versione originale del film).

Il film è un concentrato di riflessioni ed emozioni che fanno sognare i più piccoli mentre riportano con malinconia alla loro infanzia i più grandi. Non mancheranno le lacrime, soprattutto nel finale, epilogo degno di una grande saga che, questa volta, sembra aver davvero trovato una chiusura degna, bellissima e definitiva. In conclusione, DIsney Pixar è riuscita tagliare un importantissimo traguardo in tutto il mondo non soltanto dal punto di vista economico, ma soprattutto dal punto di vista emozionale. Il film riesce a fare centro trattando con delicata spensieratezza tematiche pesanti e incombenti per tutti come il passare del tempo, il distacco, l'abbandono, l'isolamento, il sentirsi diversi e male integrati. Fortunatamente, dopo tutto questo pensare e commuoversi non manca certamente il lieto fine.