Alta tensione nelle ultime ore ai piani alti del Rap game made in Italy. Alcune dichiarazioni di Salmo hanno, infatti, dapprima suscitato un acceso dibattito online e, successivamente, la reazione, a dir poco indispettita, di un altro pezzo grosso della scena, ovvero Luché. Il rapper napoletano ha utilizzato parole molto chiare, esprimendo dei giudizi a dir poco severi nei confronti della musica di Salmo, arrivando ad ipotizzare che quest'ultimo potesse aver oscurato un commento che l'autore di 'Potere' aveva lasciato sulla pagina del rapper sardo.

La dichiarazione di superiorità di Salmo: 'I migliori album usciti tra il 2018 e il 2019'

Nella serata di ieri Salmo si è autoproclamato autore dei due dischi migliori della stagione 2018/19, queste le sue parole: "A cinque settimane dalla pubblicazione, MM4 continua ad essere il disco più venduto d'Italia, mentre Playlist, dopo ben nove mesi, è ancora in top five. Arrivare in cima alla classifica è facile, la parte difficile è riuscire a rimanerci a lungo. E' così che funziona! So che darò fastidio a qualcuno e chiedo scusa in anticipo, ma questi due sono i migliori album usciti tra il 2018 e il 2019".

Poco dopo alcune stories di Luché hanno infiammato gli animi del rap web. Il rapper campano, infatti, ha dichiarato di aver provato a pubblicare un commento critico sotto al post di Salmo, commento che, però, "per qualche strano motivo" non sarebbe mai comparso.

La durissima risposta di Luché: 'Fai musica trash travestita da rivoluzione'

Queste le parole di Luché: "Di seguito il commento che ho provato a scrivere sotto al post del caro Salmo, che però, per qualche strano motivo non appare. Due sono le cose, o è rapidissimo a cancellarlo, oppure usa quei programmi che riconoscono le parole chiave e censurano in automatico, un po' come fa Salvini.

Non importa, basta proclamarsi ciò che non si è".

Luché ha poi sminuito la qualità della musica del collega, arrivando addirittura a definirla 'trash', nonché perfetta per 'l'italiano medio ignorante', battezzando inoltre come 'bruttini' i suoi beat. L'artista campano ha addirittura ipotizzato un plagio ai suoi danni. Queste le sue parole: "Che tu sia un genio del marketing è cosa nota, tanto di cappello, ma la musica è altro.

Hai convinto le masse di essere un capo dell'underground, ma le tue mosse in realtà sono quanto di più mainstream si possa immaginare. I tuoi beat sono bruttini, non sai fare un bel ritornello, i testi dei tuoi pezzi non dicono nulla ma riescono lo stesso ad essere pieni di retorica, fai musica trash travestita da rivoluzione, che è perfetta per l'italiano medio, ignorante in materia. Sei bravo a confezionare quello che fai, soprattutto per quanto riguarda i videoclip, ma se dici che i tuoi album sono i migliori del 2018/19 stai dicendo qualcosa di assurdo.

Non sono infastidito dal tuo successo, c'è sempre stata gente che vende tanto, ma la musica resta scadente. Voglio bene a Lazza ma lasciateci lo slang, bello anche il beat di 'Marylean', mi ricorda molto quello di "Je ce credevo" (noto brano di Luché, ndr), si vede tutta la vostra furbizia nel copiare un mio pezzo in napoletano.

Anche l'impostazione del ritornello mi ricorda qualcosa. Continuando a fare così sarai sempre più chiuso nella tua cerchia, un atteggiamento così antipatico non te lo puoi permettere, rimarrai sempre più solo. Complimenti per le grandi vendite ed i sold out ai concerti, siamo tutti felici per te, ma i tuoi ultimi album non sono tra le migliori uscite".

Salmo nel mirino dei colleghi: le critiche di Vacca

Capita raramente che Salmo finisca nel mirino dei colleghi, il rapper di Olbia classe 1984 è infatti uno degli artisti più rispettati della scena, ma nelle ultime ore il trend sembra essersi invertito. Poche ore prima della dichiarazioni di Luché era stato infatti Vacca a criticare apertamente il popolarissimo collega, descrivendo come intrise di ipocrisia e perbenismo alcune recenti dichiarazioni dell'uomo simbolo del Machete Crew, che a metà luglio aveva criticato ampiamente tutti quei gruppi musicali che, nei loro video, mostrano il consumo di sostanze stupefacenti pericolose.