Roberto Sannino, in arte Iago, è uno dei poeti contemporanei più apprezzati nel mondo dell'editoria italiana. Pratico di scrittura poetica dal vivo, ha fatto del suo sentire le "cose" un modo e un mondo con diverse dimensioni per avvicinare tutti coloro che ancora lottano per la poesia pura.

Il suo ultimo libro dal titolo "Multiverso" è edito da Edizioni EBS Print.

Il progetto poetico dell'autore

Sannino afferma che: "Il poeta del terzo millennio debba allargare l'orizzonte di indagine, affrontando ed esplorando altri ambiti, anche non propriamente accademico-letterari".

Così decanta e scrive in ogni posto, si adegua alle esigenze delle persone che hanno poco tempo e quindi trova spazi per incontrare il pubblico e per cercare di colmare la mancanza di ascolto.

La poesia non ha mai avuto tanto spazio e nemmeno l'umanità ha trovato tempo per i versi. Viviamo in un'epoca di impoverimento culturale, e l'intrattenimento dell'anima trova pochi sbocchi tra social network e Stories.

Il 'Multiverso' di Iago, universi e mondi paralleli della poesia

L'ultimo libro-progetto di Iago è diviso in tre parti: Percorsi Contrari, Parole Scorticate ed Esplorando. Nella prima sezione percorre un viaggio in versi omaggiando il grande Pupi Avati, e così narra dell'amicizia che addolcisce le colpe degli anni, di famiglia, di segreti nascondigli, di nozze che nascono con un bicchiere di sambuca, e del ragazzo cattivo frutto di genitori rimasti figli e delle forme di nonnismo di codici sociali.

Il poeta però non si ferma a scrivere solamente sotto ispirazione, così con "Versi derivati" produce versi anche travolto e affascinato da opere di Beethoven, Van Gogh, Marc Chagall e, per citarne ancora, di Frida Kahlo.

In Parole Scorticate, invece, troviamo un miscuglio di componimenti autonomi che nascono da forti pulsioni che richiamano stasi, resilienza, ambiguità, passione, maschere, morte, legalità sconfitta ed eroine senza veli: "Con la stazione eretta-abbiamo perso la capacità-di apprezzare i fili d'erba-ora che i riflessi dello specchio-palesano le angherie dei commenti".

L'autore chiude la sua raccolta di versi con l'ultima sezione, Esplorando, confermando qual è la sua missione sulla dimensione nella quale viviamo: "Ancora convinco il corpo a seguirmi-nel posto che conosco bene-sede dei governi naturali mai decaduti".

Tra versi, grida e cantici alla natura si apprende che la poesia di Iago è finalmente consapevolmente matura, definibile quasi a versi empatici.

Lo scrittore porta avanti un progetto curioso di altri tempi e percorre un cammino pieno di indifferenza e solitudine. La poesia però è da sempre un faro e vi ritorna o approda chi riesce a vederne la luce.