Riflettori puntati sulla seconda edizione della Maratona di Catania, la kermesse sportiva che si disputerà nel capoluogo etneo, domenica 15 dicembre.

La stessa, è stata presentata ieri, 10 dicembre, al Coni Point di corso Sicilia a Catania, alla presenza del delegato provinciale del CONI Enzo Falzone, di Sergio Parisi, assessore comunale allo sport, di Davide Bandieramonte, vice commissario Fidal Sicilia, di Giuseppe Marcellino, responsabile area tecnica, del presidente dell'Atletica Sicilia, Santi Monasteri e del presidente del comitato provinciale Fidal Catania, Giuseppe Sciuto.

La kermesse

Iscrizioni "sold out", con un 30% di adesioni in più rispetto alla precedente edizione, e quasi 1100 atleti provenienti da 18 nazioni diverse che verranno rappresentate dalle proprie punte di diamante, sono i numeri soddisfacenti di questa nuova edizione che si avvia alla partenza.

Tra le nazioni presenti ci saranno la Francia, ma anche la Germania, la Gran Bretagna, la Russia, la Spagna e gli Stati Uniti, mentre tra Le società partecipanti, presenti l'Atletica Sicilia, con ben quarantasei atleti, la Floridia Running con trentacinque podisti e la Monti Rossi Nicolosi con 23 atleti schierati sulla griglia di partenza.

I partecipanti e le punte di diamante della nuova edizione della Maratona di Catania

Tra i nomi italiani di "maggiore esperienza" ci sono Mario Ferri di 73 anni, Inge Poidomani e Salvatore Garfì che partecipa alla fantastica età di 80 anni, mentre l'atleta più giovane in gara è Guglielmo Platania, soli 18 anni, che correrà la 10,5 chilometri.

La manifestazione podistica etnea, quest'anno, prevede tre distanze, rispettivamente la Maratona di 42,195 km, la mezza distanza di 21,097 km e la 10,5 chilometri che vedranno sfidarsi gli atleti partecipanti in una emozionante occasione di sport, aggregazione e di promozione del territorio.

Tra i nomi altisonanti in gara, quello di Francesco Ingargiola, detentore di due i titoli mondiali militari in maratona, rispettivamente a Roma nel '95 e a Catania nel 2003, che correrà la mezza maratona a titolo di preparazione e in vista della prossima Maratona di Roma del 2020.

In perfetta sinergia tra tradizione e innovazione, la Maratona di Catania correrà insieme alla Supermaratona dell'Etna, in un gemellaggio che mira a valorizzare e promuovere il territorio e le bellezze offerte dal capoluogo etneo e luoghi limitrofi.

L'Asd Etnatrail, rappresentata in conferenza da Carmelo Santoro, ha inoltre messo in palio l'iscrizione gratuita per i vincitori della maratona e della mezza maratona.

Così come per la Maratona di Palermo, anche la kermesse catanese guarda al sociale, e quest'anno si schiererà al fianco dell'Associazione Italiana per la lotta alle sindromi atassiche (AISA), grazie alla sempre emozionante corsa condivisa di Vito Massimo Catania e Giusi La Loggia, quest'ultima in carrozzina, che correranno insieme per trasmettere tante emozioni, ma anche un importante messaggio e un obiettivo preciso: correre gli oltre 42 km del percorso e superare i 750 km percorsi insieme dal 2017.

Insieme a loro, correrà anche Giuseppe La Rosa, anche lui affetto da disabilità, che effettuerà la maratona insieme ai suoi quattro operatori che lo assisteranno: Alberto Bruno, Salvatore Crudo, Massimo Sebastiano Di Paola e Antonio Giardina.

Le Maratone 'Made in Sicily' per la cultura e la tutela del territorio

Grandi promesse del podismo, promozione territoriale e culturale della città, sport e aggregazione, ma anche attenzione ai temi sociali sono gli ingredienti che, da ormai 25 edizioni, caratterizzano la Maratona di Palermo e che, alla sua seconda edizione, intendono essere la ricetta giusta anche per la Maratona di Catania.

Un orgoglio, tutto siciliano, che unisce alle tematiche e alle attività sportive, anche lo scopo culturale e di promozione sociale per veicolare l'importante messaggio che lo sport non pone alcun limite, unisce tutto e tutti e rappresenta il terreno fertile per coltivare le migliori pratiche socio-culturali.

Si attraverseranno, non a caso, le due città siciliane storicamente punta di diamante dell'Isola per cultura e sviluppo, che diventeranno fulcro di due esempi virtuosi da esportare e riconoscere e attraverso il quale potersi riconoscere, per trasmettere quei valori e quelle tematiche che solo lo sport riesce a veicolare.