Per i fan della letteratura e della pittura, ecco l’occasione giusta per leggere di ambedue in un colpo solo. Sta per uscire 'Quanto blu' (La nave di Teseo) dello scrittore Percival Everett. La data prevista per la pubblicazione è il 30 gennaio 2020. Come ben chiarito dal titolo, è il mondo della pittura – e in senso lato, dell’arte in genere – l’ambiente che ospita gli scenari che occupano le pagine di questa nuova avventura letteraria del romanziere americano. Percival, in passato, ha trattato temi estremamente drammatici e legati al significato dell’esistenza umana.

I suoi lettori ricorderanno di sicuro lo strabiliante plot di uno dei suoi maggiori successi editoriali, 'American Desert'. In quel caso la trama è basata su un’incredibile accadimento: il protagonista mette a punto un piano certosino per suicidarsi in un certo modo; tuttavia il destino lo porta a morire in circostanze del tutto inedite.

La storia del romanzo

Anche in questa narrazione, come già in quella citata precedentemente, lo scrittore non manca di sorprendere il lettore. Il protagonista è un pittore, Kevin Pace. L’artista è preso dalla realizzazione di un quadro dalle dimensioni davvero ragguardevoli. La sua completa subordinazione all’opera ha qualcosa di non ben spiegabile. Sembra quasi che lavori in uno stato di torpore.

Inoltre, non gli riesce di confidare questa sua condizione a nessuno. Non alla moglie, non ai figli o agli amici. Probabilmente la rappresentazione pittorica in atto, basata su una tecnica che prevede diverse tonalità di blu, rappresenta il suo capolavoro. Tuttavia, l’agitazione artistica che lo porta alla sua realizzazione, nasce da profondi sommovimenti psicologici.

Vi è un segreto nella vita dell’artista che preme e cerca di diventare arte.

Confronti artistici

Nel romanzo, il protagonista sta lavorando a una enorme tela. Questo dato non può non ricordare all’appassionato d’arte, fra le altre, una reale opera presente nel Museo del Louvre, a Parigi. Si tratta del grande e drammatico quadro di Géricault, 'La zattera della Medusa'.

Apparentemente la vicinanza fra l’ipotetica opera di Kevin Pace e quella concreta del pittore francese, si potrebbe limitare al dato dimensionale – in ambedue si parla di circa quattro metri per sette -. Tuttavia, pur tenendo conto della mutata sensibilità artistica, vi è molta affinità. Nell’opera dell’ottocentesco Géricault, un manipolo di naufraghi segnala agli occhi degli spettatori la disperazione che sovrasta tutta la rappresentazione. Anche nella tela del personaggio creato da Everett, coperta da varie gradazioni di colore blu, vi è lo stesso senso di perdita. Infatti, le comunità degli schiavi afroamericani, con il blu o meglio con il blues, manifestavano la loro depressione e tristezza.