Frey è una giovane cantautrice italo-tedesca cresciuta a Cremona e che ha maturato nel suo background collaborazioni di spessore. Oggi, in un'intervista esclusiva per Blasting News, racconta il suo ultimo album Baci nel vento, disponibile dal 21 febbraio prossimo e parla anche di Morgan e di Sanremo.

Chi è Frey

Classe 1990, Frey è una cantautrice che negli anni ha lasciato il segno e che ha collaborato con grandi nomi del panorama artistico e musicale nazionale. Tra questi Cristina Donà, Niccolò Fabi, Morgan, Matia Bazar, Pacifico e viene anche apprezzata da Ron durante la sua partecipazione ad Area Sanremo nel 2013.

Oggi Frey presenta il suo ultimo progetto musicale, l'album Baci nel vento di cui ha anche curato personalmente l'artwork della cover e si racconta in questa intervista esclusiva.

L'intervista a Frey

Hai avuto la possibilità di aprire i concerti di numerosi big del panorama canoro italiano e hai anche collaborato con tanti nomi noti. Chi di questi hai più nel cuore e perché?

Ogni artista a suo modo è stato importante, però se mi tocca scegliere: Pacifico. L'immersione musicale nelle sue preziose canzoni è stata una grande esperienza, mi ha accolta nella sua band per due concerti con grande gentilezza e contentezza, quindi ho avuto modo e il privilegio di conoscerlo un po' come persona durante i giorni di prove e parlarci di musica, di vita.

Ho afferrato così tanta bellezza dai due concerti con Pacifico e i suoi musicisti pazzeschi, persone speciali, Carlo Guadiello, pianista di De Gregori e molti altri, e Francesco Arcuri, polistrumentista alieno che suona con Mannarino e tanti altri che stimo, che me la terrò grata nel taschino a sinistra della maglietta per sempre.

Dicci qualche altro nome incontrato grazie ai due concerti che hai citato.

'Durante i concerti ho visto la Caselli, ho ricevuto i complimenti dalla Vanoni, ho cantato con Bianconi dei Baustelle, ho parlato con Giuliano Sangiorgi, sono salita sul palco con Neri Marcorè, ascoltato la Nannini e De Gregori. Si sono concatenati eventi indimenticabili perché eravamo in un flusso strano, magico di bellissima energia e perché Gino, (cioè Luigi De Crescenzo, in arte Pacifico), l’attira a sé.

A quale cantautore o cantautrice odierna o del passato ti senti più somigliante?

Forse a Cristina Donà per la sua sensibilità vocale, la sento affine al mio mondo musicale. Ma non è il mio forte ascoltarmi da fuori.

Quali invece sono i tratti distintivi di Frey?

I miei tratti distintivi... penso la mia scrittura sincera e spero il mio timbro di voce.

Il tuo ultimo progetto è molto introspettivo ed è anche un vero virtuosismo artistico. Come è nato?

Le canzoni di questo disco sono nate in luoghi e tempi diversi, a cavallo della mia bicicletta, o sul letto di casa per l'urgenza di farlo come atto anche di trasformazione delle cose che vivo, per mutarle o vederle da un' altra prospettiva, interiorizzarle e se serve imparare a lasciarle andare o semplicemente per passare il tempo.

È come se lasciandomi andare alla musica riuscissi a rivolgermi alla mia parte più inconscia, a cui ho accesso grazie ad essa.

Come descriveresti, con 3 aggettivi, il tuo album ‘Baci nel vento’?

Intimista, magico, liberatorio, autobiografico.

Hai mai dato un bacio nel vento? Cosa ti ha lasciato quel momento? Lo ricordi bene ancora oggi?

'Si! Ho dato un bacio nel vento e ne è rimasta una canzone, mi resta la felicità di aver vissuto intensamente quell'istante e poterlo rivivere cantandola, di essere in parte riuscita a portare un po' di quella magia dentro ad una canzone di cui sono molto soddisfatta, mi riempie di gratitudine verso il pensiero che a volte è solo giusto lasciar vivere quello che si prova senza ostacolarlo, perché in fondo è inutile negare l'amore.

Negarlo va contro il suo significato.

Hai avuto occasione anche di collaborare con Morgan. Cosa ne pensi di ciò che è successo tra lui e Bugo a Sanremo?

Ciò che realmente è successo nella testa di ognuno di loro lo credo vero in entrambi i casi. Possiamo dare un significato diverso alla realtà oggettiva secondo i nostri valori. Credo ad entrambi e forse potevano anche essersela preparata. Chissà, Morgan per me rimane un genio, ho un ricordo di lui che entra in una vecchia scuola molto più alto di quanto mi immaginassi, bevendo coca cola all'infinito e tenendoci tutti attenti aprendo bocca per raccontarci con grande coinvolgimento e luce negli occhi, un po' alieni, tanti aneddoti musicali con passione e coinvolgente come solo pochi sanno.

L’anno scorso ti sei esibita a Casa Sanremo, hai in cantiere la partecipazione al Festival? Ti piacerebbe?

Sanremo è da sempre un sogno che vorrei realizzare. Abbiamo avuto il pensiero quest'anno ma poi abbiamo scelto di concentrarci sul disco. Nel futuro me lo auguro.

Che genere di testo trovi più idoneo per quella manifestazione? Romantico, conscious, ironico?

Per Sanremo per mio gusto vanno bene tutti i generi che hai elencato, sicuramente non posso sopportare una canzone che non abbia cura del testo, quindi vorrei sempre aspettarmi brani che abbiano un bel testo e che ci facciano venir voglia di riascoltarle e immergersi nelle suggestioni che ci rimanda la musica.