Lutto nel mondo della musica: il 29 marzo è deceduto a Cracovia il direttore d'orchestra e compositore polacco Krzysztof Penderecki.

È stato un artista completo, impegnato da sempre nella ricerca di un'avanguardia musicale che lo ha portato ad affermarsi nel panorama internazionale.

La sua carriera musicale e didattica

Penderecki nasce a Debica il 23 novembre 1933. Il padre è un avvocato ma soprattutto un appassionato musicofilo. Avendo notato il talento del figlio, decide di fargli prendere fin da giovanissimo lezioni di pianoforte e violino, mentre successivamente approda all'Accademia di Stato polacca di Cracovia per studiare composizione.

La sua carriera comincia di fatto nel 1959 quando, al termine di un concorso nazionale per giovani compositori a Varsavia, si aggiudica tutti e tre i premi in palio con tre pezzi che aveva presentato in anonimo. Il successo vero e proprio arriva nel 1960 quando partecipa al Festival di Donaueschingen dove esegue per la prima volta la sua Anaklasis. Inizialmente segue soprattutto i dettami della scuola di Darmstadt che nella sua storia ha avuto grandi esponenti come Luigi Nono, Bruno Maderna, Pierre Boulez e Karl-Heinz Stockhausen.

La sua continua ricerca di una perfetta musicalità lo porta ad una modulazione di un'eccezionale tecnica timbrica, dimostrando un interesse per la vocalità corale e per i temi filosofico-religiosi.

Nelle sue composizioni, il maestro polacco predilige il ricorso agli strumenti ad arco attraverso una sperimentazione ragionata.

Molto attivo anche nell'insegnamento, è docente presso la Folkwang Hochschule di Essen tra il 1966 e il 1968 e alla Yale University tra il 1973 e il 1978. Nel 1972 viene nominato rettore dell'Accademia di Stato di Musica di Cracovia.

Tra le sue opere più famose, ricordiamo la Trenodia per le vittime di Hiroshima per 52 strumenti ad arco del 1961, la St Luke Passion del 1966 e l'opera lirica I diavoli di Loudon, tratta dal romanzo di Aldous Huxley del 1969. In onore di papa Giovanni Paolo II, suo connazionale, compone nel 2005 il requiem Chaconne, una delle sue ultime opere.

Le musiche di Penderecki che sono diventate colonne sonore di film di successo

Alcune composizioni del maestro polacco sono state utilizzate come colonne sonore di film storici. Tra questi, ad esempio, possiamo menzionare Shining, diretto da Stanley Kubrick nel 1980, ma sopratutto L'esorcista del 1973, diretto da William Friedkin. La Trenodia per le vittime di Hiroshima è stata utilizzata come commento musicale ad una scena dal regista Alfonso Cuaron nel film I figli degli uomini del 2006.