È uscito venerdì 17 aprile su tutti i digital store “François”, il nuovo singolo di Alessio Creatura. Il brano, prodotto da Max Corona e Cristian Bonato, vuole dar voce a quelle donne spesso discriminate e costrette a mostrare un'aggressiva mascolinità per competere in un mondo maschilista. Il video che accompagna l'uscita del brano, diretto da Gianni Gaudenzi con una splendida interpretazione di Concetta Pagliarella, è uscito da pochi giorni su YouTube.

In questa intervista a Blasting News, Alessio Creatura ci racconta la nascita del nuovo singolo.

Questo periodo particolare

Dove ti trovi e cosa vedi intorno a te?

“In questo momento sono a casa. Talvolta mi prendo il lusso di farmi un giorno intorno all'isolato ma niente di più. Oggi a Ravenna c'è un bellissimo sole”.

Che rapporto hai con la tua città?

“Io sono di origine abruzzese ma la Romagna è da sempre la patria della musica e quindi mi trasferii qui nei 1996. A Ravenna mi sono laureato in Conservazione dei Beni Culturali in lingua e letteratura ebraica e ho cominciato a lavorare nei monumenti antichi: la città è ricca di mosaici bizantini, c'è la tomba di Dante, il Ravenna Festival... insomma, è una città particolare che vive di musica, teatro e poesia. Sono quotidianamente ispirato dalla bellezza che emana.

È diventata il mio quartier generale”.

Come stai passando questo periodo molto particolare e difficile?

“Mi organizzo le giornate evitando di sprofondare nell'apatia totale. Leggo molti libri di storia e archeologia e da un po' di mesi mi sono accostato alla meditazione trascendentale. È una tecnica di rilassamento che aiuta il sistema immunitario, utilissima per il periodo che stiamo vivendo.

Faccio ginnastica per rimanere tonico. La musica, comunque, è il mio toccasana: studio le canzoni dei cantautori, le reinterpreto, ripasso le mie canzoni. Inoltre sto osservando molto: sto metabolizzando ciò che sta accadendo e magari in futuro ne uscirà una canzone nuova”.

Direi che ti tieni parecchio impegnato!

“Sì, anche se i ritmi sonno/veglia sono stati messi molto alla prova!

Guardo due o tre film a notte e vado a dormire molto tardi. La mattina dormo e quindi sono costretto a concentrare tutte queste attività nel pomeriggio”.

Il nuovo singolo "François"

Di canzoni dedicate alle donne ne sono state scritte moltissime, ma il tuo nuovo singolo “François” (uscito il 17 aprile per Azzurra Music) ha un significato molto particolare. Ti va di raccontarcelo?

“Ho voluto disegnare il profilo di una donna che ha sofferto molto nella vita, magari vittima di violenze o stalking. Volevo dare voce a quelle donne che, dopo aver vissuto situazioni così drammatiche, si sono cucite addosso una corazza mentale e fisica per reagire ad una società maschilista, rinunciando alla loro femminilità.

Il mio messaggio alle donne vuole essere questo: non snaturatevi per nessuno, mantenete forte la vostra personalità affrontando le brutture del mondo con il coraggio che da sempre vi contraddistingue. Ma fatelo essendo donne: non ponetevi in maniera aggressiva per sgomitare. È possibile essere vincenti senza rinunciare alla propria femminilità”.

Un paio di settimane fa al TG1 intervistarono le infermiere di un ospedale covid-19: mi colpì in ugual misura il coraggio con cui stavano affrontando la situazione, ma anche la sensibilità con cui si lasciarono andare ad un pianto liberatorio.

“Esattamente. La donna è vincente anche nella propria sensibilità. Si dice da sempre che le donne sono molto più coraggiose degli uomini.

D'altronde noi, con 37 di febbre sembriamo sul punto di morte, mentre le donne proseguono imperterrite le loro attività anche con il termometro a 38 o 39! Comunque, mi piaceva dar voce a una tematica molto delicata. Fortunatamente molte persone stanno condividendo questo messaggio. Mi piacerebbe che diventasse una canzone “bandiera” per tutte le donne”.

Esortare le persone ad essere spontanee e ad accettarsi per come sono è un messaggio valido per tutti, uomini compresi. Non credi?

“Infatti spero che anche i maschietti possano trarre un messaggio positivo per la loro vita. In un momento drammatico come questo, unico nella storia, dobbiamo cercare di reagire con coraggio. Non per caso abbiamo pubblicato questo brano di venerdì 17, proprio per andare controcorrente in un momento drammatico, cercando di esorcizzarlo con una canzone rock molto frizzante ma dal messaggio importante”.

La donna a cui è dedicata la canzone si chiama François che in realtà, in Francia, è un nome maschile. Come mai questa scelta?

“Di questo nome mi piaceva il suono. È volutamente declinato e scritto al maschile perché mi piaceva l'idea di un'ambiguità. Inoltre, nella versione maschile non si sente la “s” finale”.

Guardando il videoclip della canzone, mi ha molto colpito l'interpretazione di Concetta Pagliarella. Com'è nata la collaborazione?

“Ci conosciamo da molti anni. Lei è un'indossatrice, un'attrice, ha partecipato anche a Uomini & Donne. È da tempo che mi chiedeva di partecipare a un mio video. Quando le ho fatto ascoltare “ François” si è resa conto che sembra cucita su misura per lei.

Mi ha raccontato che le sue origini sono francesi e che il suo aspetto così mascolino è la conseguenza di grandi sofferenze. Nelle foto del suo passato la vedi diversa: esile, semplice. Oggi si è ricostruita: frequenta molto le palestre, è un amante del bisturi, è molto attenta all'alimentazione. Ti posso dire che è una bellissima persona, entusiasta della vita e dell'arte in genere. Ha donato al video quell'ambiguità androgina che desideravo. Alla fine della clip, dopo aver tanto sofferto in una lunga giornata di palestra all'insegna degli allenamenti, François si lascia andare alla sua femminilità, si proietta verso una serata di musica e di magia, con maggior entusiasmo”.

Quello trattato in questo brano è un tema molto attuale.

Ci sono degli altri temi che vorresti affrontare in futuro?

“Da me è vivo da sempre un grande senso della giustizia. Per questa situazione di emergenza che stiamo vivendo, qualcuno dovrà pagare. Ci sentiamo dire che l'abbiamo voluta noi, ma non è così. Sarò malizioso ma secondo me l'hanno voluta i potenti, gli interessati ad un vantaggio di potere ed economico. Noi non conosciamo la verità. Ci vengono nascoste anche dai mezzi di comunicazione, che tra l'altro si contraddicono tra loro. Questo mi porta alla ricerca della verità. Vorrei scrivere una canzone per dirgliene “due in faccia”. Come diceva Vasco: ”ma cosa vuoi che sia una canzone?”. Sì, sarà anche una goccia nel mare ma qualcosa può fare”.

Questo singolo anticipa l'uscita del tuo terzo album?

“Ho firmato da qualche mese con Azzurra Music, un'etichetta che ha nel proprio roster artisti storici come Alberto Fortis e Dodi Battaglia, quindi ne sono particolarmente fiero. Si sono innamorati del progetto di “François” e lavoreremo anche a un altro singolo. Per l'album vedremo... il materiale c'è!”

I consigli musicali di Alessio Creatura

Qual è la tua canzone del cuore?

“Amo da sempre “Escluso il cane” di Rino Gaetano. Parla di emarginazione. Io sono per le persone vere e sincere, quelle che finiscono per essere emarginate o definite “pazze”.

Qual è l'artista che ascolti più spesso in questo periodo?

“Sto approfondendo la discografia di Ivan Graziani.

Ci sono canzoni che non conoscevo e sono bellissime. La sua musica mi tocca nel profondo: è un artista ironico, tagliente... davvero un grande a cui non è stata resa giustizia. Tra l'altro è abruzzese come me. Ho avuto la fortuna di lavorare con Tommi, il figlio, un bravissimo batterista dal gusto eccezionale. L'Abruzzo è una fucina di talenti!”

Eppure l'Abruzzo viene accostato raramente al mondo musicale...

“Madonna è originaria dell'Abruzzo! Ma è stata terra d'ispirazione anche per Luca Dirisio, La Differenza, Umberto Palazzo e i Massimo Volume. C'è un bel substrato musicale a Vasto, tant'è che qualche giornalista coniò la definizione di “scuola vastese”. È più la gente che suona di quella che non suona... sarà l'influenza del mare e del bellissimo golfo!”