Il rito della musica come momento comunicativo aggregante e dispensatore di emozioni si è celebrato nella serata del 25 agosto a Lendinara (Rovigo) con la presenza del "Sergio Cammariere Trio" che si è esibito nella storica sede di Cà Dolfin Marchiori a chiusura della ventunesima edizione di "Tra Ville e Giardini" in Polesine. Il folto pubblico si è riunito nel giardino dell'antico palazzo lendinarese facendo registrare il sold out. Applausi ripetuti ed acclamazioni entusiaste hanno rappresentato la gradazione accalorata dell'evento dopo l'adempimento delle procedure d'ingresso scandite dal rispetto delle misure anti-Covid e dal distanziamento dei posti.

Come gli organizzatori e promotori hanno fatto notare sul palco prima dell'inizio del concerto, "Tra Ville e Giardini" 2020 ha fatto vincere il coraggio, la generosità degli sforzi della macchina organizzativa, il richiamo dell'impegno artistico che assume il risvolto strutturante di legami istituzionali e sociali. Questo si è desunto dalle parole dell'assessore alla Cultura di Lendinara Francesca Zeggio, del presidente della Provincia di Rovigo Ivan Dall'Ara, dell'assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari e del direttore artistico della rassegna Claudio Ronda.

Il vento delle note da un mare lontano

Sergio Cammariere insieme alla "famiglia musicale" costituita con Luca Bulgarelli, al contrabbasso, e Amedeo Ariano alla batteria, ha elargito passione e raffinatezza spaziando dal jazz ai ritmi latini e abbracciando le calde sonorità della bossanova.

Combinazioni musicali che il compositore calabrese ha impreziosito con l'eleganza del suo pianoforte e con una vocalità avvolgente che non ha cercato mai il sopravvento ma si è dilatata ed amalgamata nel tessuto connettivo di un'ispirazione agganciata al talento del Trio, condivisa e modulata su un continuo divenire. L'esibizione si è svolta, infatti, senza una scaletta prefissata, ma seguendo il movimento di una sapiente capacità d'improvvisazione, secondo la poetica più schietta e profonda del jazz.

Alcuni brani sono stati tratti dall'album "Dalla pace del mare lontano" del 2002, canzoni che parlano di sogno, di tempo e di uno sguardo indomito sul mondo non disposto a retrocedere dal bisogno di amore e d'incanto. Un piacevole duetto con la platea è stato intrapreso sul successo sanremese del 2003 "Tutto quello che un uomo", testo "cult" scritto insieme a Roberto Kunstler, coautore di buona parte del repertorio dal 2002 in avanti.

Punte di struggente intensità sono state raggiunte con "Padre della Notte", composizione del 2006 definita una "preghiera laica", una dedica al Padre Cosmico e un'invocazione nella quale immergersi per dissipare le paure e rischiarare la speranza, in particolare oggi di fronte ai timori della pandemia. Il concerto ha rafforzato l'attenzione degli spettatori con l'omaggio a Bruno Martino e l'interpretazione densa e sommessa dell'intramontabile "Estate", con gli estratti dall'ultimo album del 2019 "La fine di tutti i guai", fino ai tre bis concessi nel finale.

Cammariere, che vanta una carriera artistica punteggiata da frequenti e prestigiosi premi e che ha firmato le colonne sonore di molti films, ha affermato: "Una serata come questa a Lendinara mi ricorda le radici del mio sogno, quando da ragazzo ho lasciato la Calabria per andare a suonare.

Lo scambio di emozioni con il pubblico mi nutre e mi permette di affermare che i miei sogni si sono trasformati in realtà". La musica in Sergio Cammariere diviene la pulsazione creativa di una elegia del vivere effusa nell'impeto dei sentimenti ma anche l'attraversamento sottile di una ricerca più spiritualizzata.

Il proscenio di "Tra ville e Giardini" si è ufficialmente chiuso, quindi, con uno spettacolo ricco di suggestioni e coloriture musicali. Comunque è previsto, in data da definirsi, il live di Samuel dei Subsonica per il recupero del concerto rinviato il 23 agosto che si terrà a Polesella, centro situato sulle sponde del Po.