Un gruppo di avventurieri, un mucchio di sogni irrealizzati e tanti, troppi rimpianti: questi sono gli elementi cardine del romanzo di Vansky (pseudonimo) “N.S.O.E.” Un romanzo di narrativa contemporanea, auto-pubblicato ad agosto 2020. Il motivo per cui il titolo è un acronimo non è univoco e si scopre chiaramente nel corso della lettura.
Il tempo sprecato non viene restituito
'Noi Scoveremo Orizzonti e Nuovi Sogni Ostinatamente Ebbri': questa sembrerebbe essere una prima soluzione. In ogni caso, la trama si avvia quando Il Pastore, personaggio di cui non si sa molto per tutto lo svolgimento, sceglie i protagonisti di un viaggio, che nella loro valigia porteranno consapevolezze e un passato troppo spesso doloroso.
È infatti la sofferenza mista alla frustrazione che domina la storia personale di ognuno dei protagonisti. Anche se ognuno conserva la propria unicità, forse troppo stereotipata.
Le peculiarità dei personaggi
Brenda, scienziata e aspirante astronauta, i cui sogni non hanno avuto riscontro nella sua asettica realtà, incarna un razionalismo estremizzato, ma sarà la portavoce di digressioni scientifiche e di contenuto intellettualoide. Kiki è il genio incompreso, per lui i sogni sono sinonimo di sofferenza. Artista che non ha mai incontrato il successo vero e proprio, nonostante i molteplici viaggi per trovare l’ispirazione giusta per il quadro della svolta, è simbolo di sopraffazione.
Aberdeen è il prototipo del giovane figlio di papà, volutamente antipatico: vive una vita improntata all’edonismo ma probabilmente per mascherare un dolore talmente forte da averlo reso insensibile, ma non troppo.
Emily è una donna presentata come debole sin dall’inizio, dall’aspetto fisico che non aderisce agli stereotipi tradizionali della contemporaneità. “Sciatta e in sovrappeso” la definirà Aberdeen. Jacob è il personaggio di cui forse emerge meno, il giovane e ricco Aberdeen troverà un compagno di bevute. Infine c’è Amber, donna bella e avvenente, sensuale e provocante all’occorrenza.
Viaggi catartici
Le interazioni e le peripezie dei personaggi di questo romanzo sono avvincenti, a tratti patetiche, ma sicuramente condivisibili. Ognuno di loro si trova a compiere un viaggio che sarà catartico a livello collettivo e individuale. La tensione narrativa si acuisce soprattutto al volgere della conclusione, ma la lettura non è faticosa.
Certo, alcuni momenti potrebbero risultare lenti e farraginosi, ma si tratta pur sempre di un dramma. Molto apprezzabile il ritratto piuttosto netto dei caratteri psicologici dei personaggi, che attraverso il dialogo fanno emergere la propria interiorità. Il romanzo narra di un viaggio, ma non solo: si tratta di un percorso che mette a confronto situazioni e anime che cercano conforto l’una dall’altra.