Sull'argine del lago d'Iseo, nel borgo di Pisogne, un nuovo spazio espositivo nato dal progetto Mirad'Or di Mauro Piantelli dello studio De_8Architetti e destinato all'Arte pubblica, sarà inaugurato dall'artista Daniel Buren, su invito di Massimo Minini, a cui è stata affidata la programmazione espositiva del padiglione belvedere.
Daniel Buren inaugura il piccolo spazio con grandi opere
L'inaugurazione del padiglione come nuovo spazio espositivo per l'arte contemporanea avverrà con quattro grandi opere suddivise in sei dittici di Daniel Buren. Pittore e scultore francese molto apprezzato nel mondo delle arti contemporanee per la sua ricerca orientata, da oltre quarant'anni, verso le nuove potenzialità tecnologiche che la fibra ottica è stata in grado di offrirgli.
Le sue opere di estrazione concettuale, luminose e di grandi dimensioni, attualmente sono presenti in diverse parti del mondo: al Festival Noor Riyadh in Arabia Saudita, al Centre Pompidou di Shanghai, presso la Signum Foundation di Wojnow (Polonia), e in Francia, in una simultanea presso la Galleria Kamel Mennour di Parigi.
Dal 24 aprile, le opere realizzate in situ saranno fruibili presso il nuovo padiglione e belvedere nel borgo di Pisogne, Mirad'Or, sul lago d'Iseo, disponibile per tutti dall'esterno. L'invito all'artista ad esporre è stato eseguito dal gallerista di arte contemporanea Massimo Minini, a cui è stata affidata la programmazione espositiva di arte pubblica del Mirad'Or.
Pisogne, luogo incantevole del bresciano ricco di storia, si apre all'arte contemporanea
Questa nuova struttura architettonica contemporanea di piccole dimensioni dedicata all'arte ambientale è stata realizzata per volontà del comune di Pisogne, in collaborazione con l'Associazione Belle Arti, e progettata da Mauro Piantelli dello studio De_8Architetti.
Una palafitta immersa nel paesaggio lacustre, denominata Mirad'Or.
Un padiglione, ma anche un belvedere, destinato alla fruizione di arte pubblica che, attraverso una programmazione espositiva affidata a Massimo Minini, si aspira ad accompagnare l'arte contemporanea in una terra carica di storia, già caratterizzata dal ciclo degli affreschi di Romanino presso la Chiesa Santa Maria della Neve.
Lo spazio espositivo punta ad essere un luogo sperimentale in termini di adattabilità. Infatti è stato pensato per ospitare opere d'arte sia all'interno che all'esterno della struttura, ma anche direttamente nell'acqua, variando i probabili desideri degli artisti che potranno lavorare in situ. Mirad'Or sorge nel luogo in cui ebbe origine il porto medievale, dove ancora oggi, a filo d'acqua, è possibile scorgere tracce dell'antico lavatoio, citato nel logo del progetto con la lettera M spezzata come le pietre.
Mirad'Or: obiettivo riconversione degli spazi tra landscape e arte pubblica
Per la realizzazione di questo nuovo spazio espositivo è stato chiesto ai progettisti di riflettere sulla possibilità di un piccolo belvedere palafittato sul lago.
Da questo sfondo di valutazione nasce l'opportunità di ricreare un'attinenza tra landscape e arte pubblica. Un legame indivisibile in un'epoca di perplessità e reciprocità sociali limitate al necessario, si configura il contrasto in opposizione alla disattenzione e alla rinuncia.
La riconversione degli spazi pubblici edifica un'idea che non è solo quella di voler trasformare, ma anche di estendere lo splendore attraverso un luogo che racconta la storia in divenire attraverso l'arte. Mirad'Or diviene così un luogo d'installazioni artistiche liberamente fruibili al pubblico, in uno scenario che tiene conto, oltre che della materia dell'opera esposta, anche della necessità di riscoprire l'astratto attraverso le sensazioni.
Con il suo paesaggio, il lago d'Iseo riflette la luce dell'acqua e del cielo, percezione sensoriale trasmessa attraverso l'istante in cui il cielo e la terra s'incontrano.
Grazie a questo piccolo padiglione appoggiato sulle sponde del lago si potrà usufruire di tutti i sensi per una reale percezione del mondo attraverso l'arte. Il progetto si propone di fungere da volano di attrattiva per stimatori di arte ambientale.