Un concerto senza mascherine in tempo di Covid? Finora è stata solo un'utopia ma quello che ha in mente il governo britannico è un esperimento inedito. Il prossimo maggio a Liverpool ci sarà un grande test nazionale per capire se è fattibile tornare alla musica dal vivo nei prossimi mesi. Ci saranno 5mila spettatori all'interno di un ambiente che ha una capienza di 7500. E, cosa più importante, non dovranno portare le mascherine né distanziarsi tra loro durante il concerto. Dopo lo show di Barcellona, ecco un nuovo esperimento scientifico sul coronavirus e sulla sua trasmissione in occasione non solo dei grandi eventi, ma anche dei Concerti e Music Festival futuri.
Test-concerto a prova di Covid
Concerti senza mascherine e distanziamento. Il prossimo 2 maggio a Sefton Park, a sud di Liverpool, ci sarà lo show dei Blossoms. Ma, cosa più importante, questo sarà un importantissimo test del programma nazionale di ricerca britannico. L'evento serve a studiare la fattibilità della ripartenza per i grandi eventi nel Regno Unito. Allo spettacolo parteciperanno 5mila persone che non indosseranno dispositivi di protezione.
L'obiettivo è valutare se ci sono le condizioni necessarie per poter svolgere uno spettacolo all'aperto senza le essenziali regole di contenimento anti-contagio da Covid-19. Il Regno Unito, nonostante una campagna vaccinale già avanzata, non prevede per ora la ripresa dei concerti.
Dopo l'esperimento di marzo di Barcellona, in cui 5mila persone hanno preso parte allo show dei Love Of Lesbian con la mascherina ma senza distanziamento fisico, assistiamo a questo nuovo esperimento.
Concerti ed eventi senza mascherina
Si potrà tornare ad assistere a concerti ed eventi senza mascherina? Questo è quello che vuole verificare il governo britannico con una serie di esperimenti scientifici a prova di Covid.
In tutto il Paese si stanno organizzando una serie di test per vedere se e come il virus si può trasmettere nel corso di un evento, sportivo o musicale. E per questo motivo il prossimo 2 maggio a Liverpool ci sarà un concerto che ricorda da lontano il live di Barcellona.
Gli spettatori non dovranno portare le mascherine. Prima e dopo l'evento dovranno risultare negativi al coronavirus e dopo alcuni giorni saranno sottoposti a un nuovo test per verificare se sono negativi o meno.
Il Ministro della Cultura britannico spiega che test come questi saranno essenziali per programmare il futuro degli eventi dal vivo. E serviranno anche a valutare la ripartenza del settore dell'intrattenimento e dei grandi eventi.
Il concerto di Liverpool
Al fine di evitare troppi spostamenti nell'area, potranno partecipare solo i residenti della regione di Liverpool. Tutti dovranno presentare all'ingresso un test di negatività al virus. Ai partecipanti sarà chiesto inoltre di fare un nuovo test all'uscita e poi un ultimo test qualche giorno dopo il concerto. Saranno loro stessi a fornire i dettagli al NHS Test and Trace in modo da essere ricontattati nel caso in cui qualcuno dei partecipanti risulti positivo.
I cancelli dell'evento si apriranno domenica 2 maggio dalle 16:30. Dopo i controlli iniziali, gli spettatori non avranno l'obbligo di mascherina né di distanziamento. Pur essendo un esperimento i biglietti saranno comunque a pagamento. I risultati di questi progetti pilota saranno utilizzati dal governo per capire in che modo il pubblico potrà tornare ad assistere in presenza agli eventi, concerti inclusi, in tutto il Regno Unito. Un ritorno graduale e lento alla normalità che va di pari passo con la lotta al Covid e alle sue varianti.
Gran Bretagna: test scientifici a prova di Covid
All'interno di questo progetto del governo britannico non c'è solo la musica dal vivo. C'è anche il campionato mondiale di snooker, iniziato ieri a Sheffield.
Questa competizione, che si svolgerà fino al prossimo 3 maggio, accoglierà fino a mille spettatori al giorno presso lo Sheffield Crucible Theatre. Tra gli eventi simili c'è la finale di FA Cup di calcio tra Leicester City e Southampton che si terrà allo stadio Wembley di Londra. Ci saranno 4mila persone sugli spalti. Anche il concerto del prossimo 2 maggio fa parte del progetto del governo di Boris Johnson.
Lo scopo è capire se e come il pubblico che sta insieme a un evento possa aumentare le probabilità di trasmissione del coronavirus. Oliver Dowden, Ministro della Cultura britannico, spiega che il concerto del 2 maggio sarà essenziale. "Ora che il nostro programma è in corso, facciamo un passo avanti verso un'estate di eventi dal vivo". Lo stesso Dowden nutre speranza per il futuro. "Spero che non passerà molto tempo prima che i concerti tornino per sempre".