Clementino, oltre a essere uno dei rapper più popolari d'Italia, rappresenta sicuramente un'eccellenza in fatto di freestyle e più in generale sul piano delle esibizioni dal vivo. Il rapper originario di Nola ha recentemente avuto modo di parlare del lato più tecnico, per certi versi "sportivo" del Rap, e più in generale delle esibizioni live. Lo ha fatto nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato anche del suo rapporto con la Nazionale italiana di calcio.

Clementino è stato interpellato in merito al suo attuale approccio allo sport, spiegando di essersi accorto dei benefici dell'attività fisica soprattutto in sala di registrazione: "Con gli anni, iniziando ad andare in palestra, ho imparato l’importanza del detto Mens sana in corpore sano.

Vedevo che, dopo l’allenamento, in sala di registrazione stavo benissimo – ha spiegato – Così ho cercato di dare continuità".

Clementino, il rap e l'allenamento: 'Il live è come fare una maratona'

Su quale sia lo sport più faticoso Clementino non ha alcun dubbio: la musica dal vivo. Emblematica in tal senso la risposta dell'artista campano alla domanda "Che sforzo fisico comporta un concerto?". Queste le parole dell'autore di O' vient: "Per noi artisti come fare una maratona o andare due mesi in palestra. Oltre a cantare in diaframma dobbiamo sempre avere il fiato giusto, la respirazione è tutto. Il rap prevede tante ore di allenamento ed esercizi mirati per gestire al meglio il ritmo. Si va in apnea, sarebbe impossibile rappare dopo una partita di calcio".

Clementino e il rapporto con la nazionale: 'Dopo la finale degli europei ho chiamato Insigne e mi sono messo a piangere'

Nel corso dell'intervista Clementino ha rivelato di aver un rapporto abbastanza intenso con alcuni membri della Nazionale italiana di calcio, dichiarando a chiare lettere di essersi sentito, nel corso degli ultimi campionati europei, "un po' parte di questo gruppo".

Tra i vari calciatori, Jorginho, Immobile, Donnarumma e soprattutto Insigne sembrerebbero avere un posto speciale nel cuore del rapper.

"Da Donnarumma a Immobile conosco ogni giocatore, – ha spiegato Clementino – fin da subito mi sono sentito un po’ parte di questo gruppo. Su Rai 1 avevo aperto l’avventura europea cantando Cos cos cos (uno dei brani più popolari dell'artista, ndr) insieme alla squadra e con questa canzone sono stato un po’ il loro portafortuna. A fine premiazione poi ho chiamato Insigne e mi ha fatto vedere la medaglia dagli spogliatoi. Ho cominciato a piangere come un bambino".