La 34^ edizione degli European Film Awards vedrà come protagonista anche il nuovo film di Paolo Sorrentino "È stata la mano di Dio", che ha ricevuto tre nomination nelle categorie miglior film, regia e sceneggiatura.

La pellicola, già premiata in occasione dell'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia con il Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria, ha riscosso un importante successo di critica e di pubblico e sarà l'unico film italiano candidato ufficialmente ai prossimi Oscar 2022.

Inoltre, il giovane e promettente protagonista del film, Filippo Scotti, ha conquistato il pubblico e la giuria della Mostra del Cinema di Venezia 2021, aggiudicandosi il prestigioso premio Marcello Mastroianni dedicato alla recitazione.

La storia di È stata la mano di Dio

La pellicola, prettamente autobiografica e con una sceneggiatura scritta dallo stesso regista, racconta la storia di un giovane napoletano il quale, a seguito di un doloroso trauma familiare, sceglie di seguire una innata passione per il cinema e per il mondo dello spettacolo. Questa sua personale rinascita lo porterà a raggiungere una crescita morale e interiore che caratterizzano il momento di svolta dell'intero film.

Nel corso del lungometraggio non mancano i momenti tipici e riconoscibile dello stile cinematografico di Sorrentino e, ormai una certezza, la presenza di Toni Servillo regala una cifra comica e pungente alla scrittura già brillante di Sorrentino.

La critica su È stata la mano di Dio

Che il film sia stato un enorme successo al botteghino e di critica, è ormai una notizia assodata e anche una grande vittoria per il regista napoletano, che aveva scommesso fortemente sul portare al cinema un pezzo della propria storia personale. Il film è stato definito un diario di formazione, una lettera iniziata durante gli anni dell'adolescenza e modificata, perfezionata e completata negli anni adulti.

Sorrentino pesca dal suo passato, non solo personale ma soprattutto filmico, e si lancia verso territori inesplorati dove sperimenta un linguaggio cinematografico ancora da affinare.

Desiderio, passione e famiglia sono gli ingredienti fondamentali del cocktail del film e si collocano come i punti di partenza di una nuova rinascita di Paolo Sorrentino che, forse per la prima volta, desidera accogliere un nuovo lato del suo cinema, molto più legato alla tradizione della comicità italiana.

Cosa sono gli EFA?

Gli European Film Awards vengono fondati nel 1988 dall'Accademia europea del cinema con l'intento primario di premiare l'eccellenza della produzione cinematografica europea, posizionandosi come un corrispettivo del "Vecchio continente" degli Oscar statunitensi.

I prestigiosi premi vengono assegnati principalmente nella sede dell'Accademia, ovvero a Berlino, ma possono essere celebrati anche in altre città europee. Nel corso del tempo l'importanza e il prestigio degli European Film Awards è cresciuto di anno in anno.