Roger Taylor dei Queen torna a parlare del film Bohemian Rhapsody. Il biopic sulla storia della band britannica, nonostante gli ottimi incassi al botteghino e i premi Oscar vinti, ha incassato anche molte critiche da parte dei fan del gruppo. In molti hanno puntato il dito contro la narrazione non corretta degli eventi, che ha reso la storia dei Queen piuttosto romanzata e alterata.

Secondo il batterista Taylor, intervistato dal magazine Classic Rock, è normale che questo avvenga in un film, in quanto non si tratta di un documentario.

Le critiche al film sui Queen

Roger Taylor risponde nuovamente alle critiche portate avanti contro il film Bohemian Rhapsody. Il batterista, dopo aver risposto già alle accuse sul film dei Queen nel 2019, è tornato di nuovo a difendere il lungometraggio diretto dal regista Bryan Singer. Nonostante l'enorme successo al Cinema con i quattro premi Oscar vinti, tra tutti quello per Rami Malek per la sezione miglior attore protagonista, al film viene criticata l'eccessiva lontananza dalla vera storia della band.

Quello che il film ha portato al gruppo comunque è stata maggiore popolarità e successo, per una band che nonostante tutto ha già ottenuto traguardi importantissimi nella storia della musica e che continua ancora a fare musica e concerti.

Il gruppo infatti, con Adam Lambert alla voce, torneranno in tour la prossima estate e sono attesi con due date in Italia a Bologna il prossimo 10 e 11 luglio.

Il film Bohemian Rhapsody

Nell'intervista Roger Taylor afferma di non capire fino in fondo le critiche mosse al film sulla storia dei Queen. Tanti fan infatti parlano di una narrazione non sempre fedele, specie nei passaggi temporali, che ha in qualche modo reso troppo romanzata la storia dei primi quindici anni di carriera del gruppo.

Tra tutti spicca l'episodio della diagnosi dell'Aids di Freddie Mercury, che nel film risale al Live Aid del 1985, ma in realtà è stata diagnosticata solamente alcuni anni dopo.

Nell'intervista il batterista comunque sostiene come il film non romanzi la vera storia dei Queen, se non per alcuni dettagli. E quindi la sequenza temporale degli eventi viene rivista solamente al fine di rendere il progetto artistico più efficace.

Le parole di Roger Taylor

"Quando giri un film devi metter mano alla cronologia degli eventi per farlo funzionare", ha detto il batterista del gruppo britannico nell'intervista. "La priorità è che il film funzioni", aggiunge poi Taylor, il quale ricorda come anche i documentari spesso non si attengano alla storia in tutto e per tutto.

A suo dire infatti la sequenza degli eventi è stata semplicemente ottimizzata "con il fine di rendere efficace il progetto". Infine ricorda che Bohemian Rhapsody non vuole essere una ricostruzione puntuale della storia dei Queen: "E poi è un film! Non pretende di essere un documentario”.