Dargen D’Amico, la cui popolarità – stabile da decenni tra gli appassionati di Rap italiano – ha recentemente subito un significativo incremento come ovvia conseguenza della partecipazione al Festival di Sanremo, ha spiegato i motivi che lo hanno portato a decidere di non mostrare mai, almeno pubblicamente, il suo volto senza occhiali da sole. Inoltre ha raccontato le motivazioni che lo hanno spinto, inaspettatamente, a scegliere di partecipare alla kermesse sanremese.

Dargen D'Amico su Sanremo: 'Ero disperato, almeno a livello discografico'

Le dichiarazioni sono arrivate nell'ambito di un'intervista concessa ad Open.

Nel corso della chiacchierata, l'artista milanese ha spiegato di aver deciso di partecipare al Festival anche perché si trovava in una situazione che non ha esitato a definire "disperata" dal punto di vista artistico-professionale.

"Ho partecipato al Festival di Sanremo perché mi interessava curiosare nel cuore della musica italiana – ha spiegato – ma anche un po' perché ero disperato, almeno a livello discografico. Il primo brano scelto come singolo del disco non era stato considerato dalle radio".

Dargen D'Amico su Fedez: 'Mi ha scelto quando era disperato'

Un’onestà abbastanza rara nel music business quella dell'artista milanese, che poco dopo, parlando dell’origine della sua collaborazione con Fedez alla direzione artistica dell'album 'Disumano', ha utilizzato ancora una volta il termine "disperato", questa volta riferendosi però al compagno di Chiara Ferragni.

Quest'ultimo, secondo D'Amico, lo avrebbe scelto quando anch'egli era "disperato" – sempre a livello professionale – per non essere riuscito a trovare un partner adeguato per la direzione artistica, o meglio, per aver "litigato con tutti" i collaboratori precedenti. Queste le sue parole:

"Federico è veramente una persona aperta alle possibilità che incontra.

Una di queste sono stata io. Detto ciò, mi ha dato questo compito quando era disperato. Li aveva provati tutti, aveva litigato con tutti".

Inevitabile a questo punto una domanda relativa alla ridondanza del termine "disperazione" nella conversazione. "Credo di attirare la disperazione", il commento di Dargen D'Amico.

D'Amico sul perché indossa sempre gli occhiali da sole: 'Separo la vita personale da quella professionale'

Sempre nel corso della chiacchierata con la testata online diretta da Enrico Mentana, l'autore di 'Dove si balla' ha spiegato i motivi che lo hanno portato a decidere di non mostrare mai, almeno pubblicamente, il suo volto senza occhiali da sole. Il rapper ha sottolineato come gli occhiali scuri siano una prerogativa di Dargen D’Amico ma non di Jacopo D’Amico, vero nome dell’artista.

"Preferisco separare la vita personale da quella professionale. Mentre scrivo non ho bisogno di tenere gli occhiali ma li uso per tutta la parte che io chiamo promozionale", ha infatti spiegato.