Il legame profondo con il territorio, il turismo sostenibile e i formidabili paesaggi della Valtellina sono il collante dell’edizione del 2022 della manifestazione musicale AmbriaJazz, che va oltre il semplice appuntamento artistico.

L'evento si svolgerà dal 30 giugno al 31 luglio con gli appassionati, e non solo, che potranno vivere un'autentica full immersion nel raffinato genere musicale. Si tratta di un festival che, proprio nei vari centri della provincia di Sondrio, trova ogni anno un ricco e variegato cartellone di appuntamenti, baciando idealmente le principali comunità che compongono la provincia lombarda.

Ambria, la svolta jazz nella località dei minatori

Il presidente Giovanni Busetto, dalla fine degli anni ‘90 alla guida dell’associazione culturale che gestisce AmbriaJazz, indica nell’edizione estiva 2022 uno snodo spartiacque nella lunga storia della rassegna valtellinese. Ancora una volta facendo ricorso al legame con il territorio, da cui prende origine la dicitura ufficiale del festival. “Ambria” era infatti una piccola località, oltre i mille metri, abitata principalmente da minatori.

Di questi e altri aspetti Busetto ha parlato in esclusiva a Blasting News.

Pandemia e lockdown: quanto hanno inciso sulla vostra attività e programmazione? Quanto è stato difficile ripartire?

“Non nascondo che ci sono stati momenti in cui, giocoforza, siamo stati costretti a stringere i denti.

In particolare per l’aspetto puramente organizzativo. La nostra associazione, per sua precisa identità, si fonda sull’aggregazione di sensibilità differenti. Non esclusivamente sull’amore condiviso per il jazz e la musica di qualità. Ovviamente i lockdown e le restrizioni ci hanno presentato una sfida di non poco conto: tenere serrati i ranghi di soci, volontari ed amici che in questi anni, sempre più numerosi, ci hanno permesso di crescere”.

Conta dei danni?

“Non è stato drammatico come ripartire da zero, segno che avevamo lavorato bene negli anni precedenti. Anzi, come una sorta di “effetto rimbalzo” abbiamo aggregato nuove figure nello staff operativo. Soprattutto giovani. Non era scontato. Non è poco”.

Giovanni Busetto: 'Abbiamo stretto i denti durante il lockdown'

Cultura, turismo ed economia: in tutta Italia si cerca la “formula magica” che provi a coagulare aree complementari tra loro, perlomeno in teoria. Nel pratico diversi esperimenti si sono rivelati di difficile attuazione. Aspetti davvero così inconciliabili a suo avviso?

“Noi ovviamente guardiamo alla nostra esperienza diretta. Un legame profondo con i vari centri disseminati nella vasta provincia valtellinese, è un aspetto per noi imprescindibile. Sfruttiamo, ove possibile nel programma estivo, le splendide attrattive naturali che regala la provincia di Sondrio. Dalla bassa valle sino ai confini con la Svizzera. Spesso, nella scelta delle date (mediamente una quindicina ogni anno) siamo costretti ad operare una cernita delle località.

Dovendo rinunciare a scenari naturali da sogno, che pure meriterebbero di fungere da cornice ai concerti che organizziamo. Rispondendo alla domanda: la cultura e la musica possono essere il volano di un turismo sostenibile. La cultura e la musica jazz possono rappresentare, con un effetto indiretto e spontaneo, un contributo tangibile alla crescita economica del territorio. Immaginare questi tre fattori, perlomeno in termini assoluti, inconciliabili tra loro è puro pregiudizio. A maggior ragione nel 2022”.