Allo spegnimento delle luci sul palco di Bormio, per AmbriaJazz 2022 è scattato il tempo dei primi bilanci per l’edizione estiva del Festival. Domenica 31 luglio il ciclo di eventi musicali ha consumato il suo ultimo atto del programma ufficiale. Una rassegna, quella concentrata nell’intero mese di luglio, che per certi versi rappresenta uno spartiacque nella lunga storia di AmbriaJazz.

Non soltanto per l’ambiziosa proposta artistica, programmata mesi addietro e concretizzatasi nei 14 concerti del mese di luglio. AmbriaJazz 2022 è stata anche molto altro.

Non è un caso che, il breve saluto finale del Direttore Artistico Giovanni Busetto è stato accompagnato da uno scrosciante applauso: soprattutto quando ha voluto ricordare la stretta sinergia venutasi a creare tra il Festival e le singole comunità del territorio valtellinese.

Ambiente, territorio, ecologia e spirito fortemente identitario: oltre la musica Jazz

Eco-sostenibilità, scoperta dei luoghi meno noti (eppure ricchi di fascino), sinergie con le piccole comunità valtellinesi e soprattutto il concetto di “condivisione”. Con la musica jazz non solo come puro intrattenimento ma soprattutto come strumento di aggregazione sociale. Non è un caso che, al netto degli oltre 50 artisti coinvolti nei 14 concerti (una media di 3 a settimana sempre in località differenti), lo staff di AmbriaJazz abbia tessuto una vasta rete organizzativa con numerose associazioni radicate sui singoli territori.

Cartina di tornasole di tutto ciò, l’imponente numero di manifestazioni collaterali che hanno preceduto i singoli concerti.

Dopo la chiusura dell’ultimo concerto svoltosi a Bormio, domenica 31 luglio, lo staff dell’AmbriaJazz ha ufficializzato il numero delle presenze complessive del mese di luglio: oltre 1600, un numero che è andato oltre le più rosee aspettative della direttivo.

Come più volte sottolineato a margine dei concerti dalla Media Relations di AmbriaJazz Camilla Moretti, lo sforzo organizzativo in questa edizione è stato a dir poco imponente. Il settore della logistica è stato chiamato a sfide a dir poco impegnative.

I numeri di AmbriaJazz edizione estiva 2022: un festival itinerante nel territorio valtellinese

Alcuni dei concerti si sono svolti in scenari decisamente suggestivi ma, al contempo, complessi per l’allestimento di un evento musicale. Basti pensare che la tappa di Ambria, a Piateda, ha avuto luogo in un borgo alpino situato ad oltre 1325 metri di altitudine. Il Direttore Artistico Giovanni Busetto, al termine del concerto di Bormio, a questo proposito ha voluto ringraziare pubblicamente i numerosi volontari che, ormai da mesi, con sacrificio hanno permesso la realizzazione di un programma quanto mai ambizioso. Anche da un punto di vista prettamente artistico, gli organizzatori non hanno celato la propria soddisfazione.

“Il Festival ha ospitato grandi artisti italiani quali Pasquale Mirra, Enzo Favata, Vince abbracciante, Ugo Viola e grandi nomi internazionali, da Lars Danielsson, Gregory Privat, John Parricelli a Javier Girotto. Oltre a giovani talenti affermati come Jacopo Ferrazza, Valerio Vantaggio, Enrico Zanisi, Livia De Romanis, la cantante jazz Alessandra Diodati o la ballerina e coreografa Claudia Caldarano”. Si legge in una delle ultime note ufficiali diffuse.