"Domani mi sveglio presto" è l'ultimo romanzo scritto da Davide Simeone, edito da Les Flâneurs Edizioni a fine settembre 2022.
Roberto, il protagonista, ha 36 anni, lavora in una lavanderia a gettoni, e non riesce più a ripartire con la sua vita, da quando Ludovica, la donna che amava, è scomparsa in un incidente stradale.
Lutto, amore e resilienza
Il romanzo parte fin da subito con un acceso dialogo tra Roberto Grassi, il protagonista principale del romanzo, e Lillo, il proprietario di una lavanderia a gettoni. La loro è una conversazione fitta, ricca di cliché, pregiudizi e frasi per “sentito dire”.
Ci sarà una chiara contrapposizione tra chi parla e chi ascolta, mentre infatti, il primo sembra parlare per frasi fatte, sfiduciato totalmente dalla vita, il secondo ascolta in modo passivo, cercando in ogni modo di rimbalzare domande e richieste, pervaso da una sorta di mutismo. L’altro personaggio cardine, seppur presente soltanto attraverso ricordi e flashback, è quello di Ludovica. Lei è una donna forte ma delicata, capace di accogliere, ascoltare, ma di procrastinare simpaticamente gli impegni presi, con la sua solita frase, che rimanda al titolo del romanzo stesso: “magari domani mi sveglio presto”. Seppur Ludovica, viene a mancare tragicamente, è presente in diversi capitoli, attraverso ricordi di vita quotidiana.
Roberto racconta al lettore di una donna speciale, materna, calda e spigliata. La loro vita insieme, ormai interrotta, viene raccontata in maniera dolce e precisa, dove la voglia di ritrovarsi prende sotto braccio l’accecante nostalgia di qualcosa che non può più essere. Le loro vicende insieme, sembrano come scattate al di là di una foto polaroid, istanti a colori dove si avvicendano impegni, colazioni al bar, progetti futuri, passeggiate in riva al mare, notti passate ad amarsi e scoprire come si fa l’amore quando si inciampa dolcemente nella propria anima gemella.
L'anima gemella
Sparse per il romanzo si troveranno numerose lettere, mai inviate, a chi ormai non è più parte del mondo visibile. Le lettere che Roberto scrive a Ludovica, sono pregne di sentimenti, capaci di stordire ed emozionare il lettore. Sono parole che raccontano ciò che è stato, i sapori assaggiati insieme, le cose viste con gli stessi occhi, i castelli costruiti a quattro mani, le difficoltà che includono i cambi direzione, fino a toccare le cose che non sono potute essere, un figlio non arrivato in tempo, la casa al mare abbandonata, i flashback che spingono il lettore in una stanza fitta di profumi e colori, capaci di emozionare in maniera totale, e spingere lo stesso verso ricordi e parole affini, che accomunano l’esperienza universale umana.
Sono diversi gli altri personaggi che si avvicenderanno durante la narrazione: primo fra tutti la giovanissima Camilla, con i suoi dubbi e la sua incessante voglia di scoprire i punti oscuri della vita. Importante anche la questione che riguarderà sua madre Violetta, donna bielorussa, trovarsi incastrata in un amore malato, che le lascia i segni addosso. Di grande impatto anche la questione sclerosi multipla, che vedrà protagonista Noemi, la migliore amica di Roberto. Attraverso la sua storia il lettore si troverà a vedere da vicino, di come un giorno una rivelazione possa cambiare le carte in tavola, di come la paura accomuni le persone, di come le malattie che tendono alla morte, riescano prima a svilire e poi impreziosire la vita di chi riesce a sconfiggerle.
L'amore per la vita
È un romanzo dove il lutto si avvicenda con la vita, dove le brutture lasciano poi infine spazio agli abbracci, ai caffè, alle nuove emozioni. È un libro scorrevole dedicato alle nuove generazioni che vogliono scoprire cos’è il vero amore e cosa si prova quando questo finisce o scompare nel vuoto, ma anche un libro per chi di vita ne ha già consumata, e intende vedere com’è un corpo, che nudo, si spoglia dalle scuse, e si lascia vedere, integro, nelle sue emozioni più sincere e spavalde.