"Rivoluzione Vedova" è il titolo della mostra che il Museo M9 di Mestre, alle porte di Venezia, dedica al pittore Emilio Vedova.
Per il museo si tratta di una novità assoluta, in quanto è la prima volta che sceglie di raccontare e approfondire la storia attraverso l'arte contemporanea. Allestita in un'area di circa 1300 metri quadrati, la mostra è curata da Gabriella Belli. Sarà aperta dal 5 maggio al 26 novembre 2023. Sono previsti laboratori didattici e iniziative per famiglie, ragazzi e scuole.
Il museo M9 e Vedova
Il museo M9 è dedicato alla rappresentazione e conoscenza del Novecento, in tutte le sue declinazioni: vita quotidiana, eventi artistici, politici, sociali, culturali, ambientali.
Esposizioni permanenti, mostre temporanee, rassegne musicali, laboratori, conferenze, iniziative didattiche, tecnologie immersive si integrano a tale scopo.
La mostra su Emilio Vedova rispecchia perfettamente la filosofia del museo, ossia quella di esplorare le grandi contraddizioni del secolo: dalle guerre e totalitarismi alla nascita delle democrazie, dalla diffusione del benessere alle grandi aree di sfruttamento, al differenziarsi dei movimenti sociali e politici. Le 130 opere esposte appartengono ai più famosi cicli di Emilio Vedova e sottolineano quanto esse siano sempre state testimoni e interpreti della realtà a lui contemporanea.
Chi era Emilio Vedova
Artista di fama internazionale, Emilio Vedova è nato a Venezia nell'agosto del 1919 ed è morto sempre nel capoluogo veneto nell'ottobre del 2006.
Appartenente a una famiglia di operai e artigiani, in un primo periodo lavora in fabbrica e successivamente presso uno studio fotografico. Ma sin da ragazzo mostra grande interesse per il disegno e la pittura, e passa a lavorare nella bottega di un decoratore. Contemporaneamente, studia e disegna da autodidatta, approfondendo la grande tradizione pittorica veneziana (Tiziano e Guardi in primis), ma anche autori di altri paesi, come Rembrandt o Goya, nonché l'architettura.
Viaggia molto, venendo così a conoscenza di numerose correnti artistiche e dei loro esponenti a livello internazionale, nonché dei diversi movimenti socio-politici dell'epoca. Partecipa a molte esposizioni artistiche in Italia ed all'estero, in particolare a San Paolo del Brasile, Berlino, Montréal, nonché a numerose edizioni della Biennale di Venezia.
Proprio dalla Biennale riceve, nel 1997, il Leone d'Oro alla carriera.
Inoltre Vedova è stato docente in varie Università americane ed europee. Convinto antifascista e partigiano: gli eventi a lui contemporanei si riflettono nelle sue opere, tutt'ora di sconvolgente attualità.