Come fare a liberarsi da ansia, malessere e delusioni esistenziali? Diventando per metà un pesce, una creatura mitologica acquatica popolare e ricercata. Laura Evans, meglio conosciuta come "St Ives Mermaid", la sirena di Saint Ives, in Cornovaglia, ha proprio fatto così. La donna britannica ha superato un periodo difficile della sua vita con una trovata: trasformandosi in sirena con tanto di coda. Sui lidi della Cornovaglia è l'attrazione preferita dai grandi, ma soprattutto dai bambini.

La trasformazione in sirena

Questa storia sembra proprio una fiaba, in cui alla fine il dolore si scioglie e tutto si converte in bene.

Per amore, Laura, che lavora come receptionist in un ospedale, si era trasferita a Londra. La relazione purtroppo è finita, e nella grande metropoli si sentiva realmente come un "pesce fuor d'acqua". Il dispiacere per la rottura era incontenibile, e ha iniziato a soffrire di un disturbo da stress post-traumatico: non riusciva più a mangiare né a dormire, aveva sudorazioni notturne e tremori durante il giorno. Per salvarsi la vita è tornata in Cornovaglia, a Saint Ives, dove da bambina trascorreva molto tempo in acqua, avendo sempre amato il mare. E così, di nuovo nella sua baia, ha cominciato a nuotare, finché una sera al tramonto ha pensato quanto sarebbe stato bello fluttuare in acqua proprio come una sirena, e quale incantesimo avrebbe potuto suscitare.

L'abito da sirena

Allora si è informata, e ha scoperto che negli Usa si fabbricano code di sirena. Così, rischiando di essere presa per pazza dagli amici, ha ordinato una coda su misura in silicone e neoprene, ovviamente blu. Costata circa 800 dollari, l'ha ricevuta a casa nell'autunno del 2015 e a febbraio ha fatto la sua prima "uscita" da sirena.

Ha postato su Instagram la foto e l'annuncio, e ha nuotato per 45 minuti nella zona intorno al porto. Non c'erano molte persone alla sua prima apparizione pubblica, ma da quel momento è rimasta impressa nelle menti di tutti coloro che l'avevano avvistata.

Immersioni pianificate

Certo, una sirena così non si è mai vista. Le donne per metà pesce che tentarono di incantare Ulisse, o quelle che Cristoforo Colombo scrisse di aver avvistato durante la sua navigazione, non pianificavano le loro apparizioni comunicando su una pagina Facebook luogo e orario in cui incontrarle.

Invece Laura è una sirena "professionista". Quando sta sulla terra ferma, da brava inglese beve molto tè, altrimenti programma sui social le sue nuotate e va: portarsi dietro e indossare una coda del peso di circa 12 chili non è affatto uno scherzo.

Trucchi e problemi di manutenzione della coda

In una baia "segreta" indossa l'abito di scena, ovvero la coda, per dare l'impressione che stia arrivando dall'oceano. Bambini e genitori che la aspettano in spiaggia, possono parlarle e scattare foto. Nonostante le gambe siano bloccate, riesce a nuotare naturalmente. Certo, lo stile da sirena implica molta forza nella parte superiore del corpo, ma ormai si è abituata. La coda, invece, richiede molta manutenzione: bisogna sciacquarla e asciugarla bene, altrimenti sviluppa muffa e cattivo odore.

Anche se ora la chiamano in occasione di eventi in piscine locali, le sue "comparsate" nelle spiagge sono gratuite. Per lei è un modo di donare qualcosa alla città che l'ha aiutata a guarire. Sa che l'ansia sarà sempre nella sua vita, ma tornando nell'amata Saint Ives ha imparato a gestirla: stare al mare e in mare. Quando sente d'essere un fascio di nervi, va in spiaggia. Appena indossa la coda e prende il largo "pinneggiando", si trasforma in creatura gentile e benevola. Chissà se d'inverno con le temperature proibitive dell'oceano farà come il collega tedesco che naviga il fiume a nuoto con la muta. O forse avrà una speciale coda di riserva.