A fatto il giro di giornali, radio e televisioni, la notizia della prima gara nazione di rutto libero che si sarebbe dovuta tenere quest’oggi, sabato 23 settembre a Torino in piazza Castello, di cui ne abbiamo dato eco anche noi, in buona pace dei bacchettoni. Buone notizie per chi in questi giorni ha iniziato a far scorte di bibite gasate o a misurarsi i decibel delle proprie prestazioni. Perché a dispetto delle polemiche, esplose nel capoluogo piemontese, la gara ci sarà eccome, anche se traslocherà di circa 60 km nel Canavese ad Ingria.

Il commento del sindaco Appendino

A smorzare gli entusiasmi iniziali ci aveva pensato direttamente il sindaco di Torino Chiara appendino dopo che la notizia aveva iniziato a diffondersi a macchia d’olio scatenando l’ilarità e i commenti sgradevoli di non pochi naviganti della rete. Il 19 settembre, Appendino scrive divertita sulla sua pagina facebook che ‘ad oggi non risulta pervenuta alcuna richiesta di occupazione del suolo pubblico’. Non entra quindi nel merito della proposta perché ‘sarà competenza degli uffici fare le valutazioni del caso’. Dispiaciuta che l’evento potesse definitivamente saltare si rivolge al “collega” Beppe Sala, sindaco di Milano per chiedergli se l’iniziativa lo possa interessare.

Del resto, la sindaca è abituata a farsi sottrarre iniziative dal capoluogo meneghino. Questa volta siamo certi che non avrebbe speso una lacrima.

Polenta e rutti liberi ad Ingria

Carpe diem. Non si può dire che non abbia colto l’attimo, garantendosi una certa visibilità mediatica di non poco conto, Igor de Santis, sindaco del piccolo comune di Ingria, 46 abitanti in tutto, che si è reso prontamente disponibile ad ospitare l’iniziativa lanciata su facebook dalla pagina Lignorante (senza l'apostrofo!) che rischiava di saltare.

La gara nazionale si terrà all’interno della sagra della polenta domenica 24 settembre, quindi domani. Nel nuovo comunicato stampa, diffuso dagli organizzatori all'indomani dell'invito di de Santis, viene finalmente specificato il regolamento per partecipare: zero limiti di età, bevande di qualsiasi tipo e giuria popolare che dovrà individuare i rutti "più teatrali e stupefacenti".

Confermata la quota di partecipazione di un euro con la garanzia che il ricavato andrà in beneficenza. Ma una novità importante c'è: sono previste le coppe per i primi tre classificati. Ingria ruberà lo scettro a Reggiolo, capitale del Ruttosound? Non resta che aspettare e vedere!