Microfono al centro e rutto libero per la prima edizione della gara nazionale di rutto libero che si terrà il prossimo 23 settembre a Torino in piazza Castello. A darne l’esilarante annuncio la pagina facebook de LIGNORANTE, che vanta quasi 70mila followers (e un sito) solito postare contenuti a metà strada fra la burla e lo scherno. Ma in questo caso è tutto vero e gli organizzatori dichiarano che l’evento si terrà proprio come l'altra loro iniziativa ormai di due anni fa, quando per il primo di aprile avevano lanciato la giornata di sensibilizzazione contro la moda dilagante del risvoltino ai pantaloni.

Se allora l’arduo compito (miseramente fallito) era quello di ripristinare il buongusto nel Bel Paese, si suppone che questa volta il bersaglio siano bigotti e benpensanti.

L’iscrizione alla gara sarà della modica cifra di un euro e il ricavato della giornata verrà devoluto dagli organizzatori in beneficenza. A partire dalle ore 14:00 di sabato inizieranno le esibizioni “canore” e saranno gli applausi e il gradimento del pubblico a decretare alla fine il vincitore assoluto.

Le reazioni sui social

L’annuncio ha suscitato la curiosità di molti. C’è chi chiede se «ci sono regole particolari? Vale bere bibite gasate?», meglio scaldare le corde vocali per i «rutti lunghi e potenti o anche quelli brevi in serie?».

Ovviamente non sono mancate le valanghe di critiche: «una vera schifezza, con tutte le cose belle da fare musei da visitare giardini da ripulire […] guarda un po’ cosa siete riusciti a tirare fuori. E le polemiche inevitabili contro la sindaca grillina: «la cultura secondo la giunta» oppure «No jazz festival no alla mostra blockbuster di Manet… Ma si alla gara di tutti in piazza Castello… benvenuto degrado».

Dopo i fatti di luglio non stupirebbe l'ennesima bocciatura di un evento da parte del Comune, anche se in questo caso la minaccia è più al decoro pubblico che altro. Non ci resta quindi che aspettare e vedere… anzi ascoltare.

In giro per l’italia

«Frittatona di cipolle, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero»: il mantra fantozziano che certamente trova ospitalità nelle case di molte italiani la domenica pomeriggio, non solo in occasione dei Mondiali conosce altri momenti di “ufficialità”.

Ne è un esempio il Ruttosound di Reggiolo che da 23 anni fa da coronamento alla locale festa della birra. Oppure il Cassago sitis laif festival giunto alla sesta edizioni dei Rutti Regionali. Insomma, nulla di nuovo nel capoluogo sabaudo.