Quando si parla del ciclo ormonale e mestruale di una donna spesso ci si scherza sopra. Se una donna in età fertile è nervosa, irritabile o stanca è tipico che si senta dire: "avrà le sue cose". Ma forse non tutti sanno che, al di là della normale sindrome premestruale (PMS) che riguarda più del 90% delle donne, vi è una percentuale pari al 3-9% che soffre di qualcosa di molto più grave: il Disturbo Disforico Premestruale (DDPM in inglese PMDD). Un vero e proprio disturbo invalidante che si presenta nella settimana prima del ciclo (fase luteale) e non va confuso con la PMS (che può manifestarsi anche due settimane prima e con conseguenze lievi o moderate sulla vita della persona).

I sintomi

La DDPM, invece, non va assolutamente sottovalutata perché può portare conseguenze gravi nelle vite delle persone fino a stravolgerle. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo oltre 20 anni di studi, lo inserisce a pieno titolo nei Disturbi Depressivi. Una vera e propria depressione e breve termine, ma fortissima. Ecco alcuni sintomi:

  • difficoltà ad uscire di casa
  • alterazione del sonno
  • spossatezza, mancanza di energie
  • interesse per le attività abituali diminuito o assente
  • alterazione dell'appetito
  • sensazione di essere fuori controllo, di non avere le cose sotto controllo
  • emotività estremizzata, rabbia incontrollata
  • sensazione di essere in trappola, che non esistano soluzioni

I sintomi sono quindi identici a quelli di un vero e proprio disturbo psicologico dell'umore, ma fortunatamente solo per gravità e non per durata.

Col comparire del ciclo spariscono completamente. Chi ne soffre lo sa bene. Infatti sono molte le testimonianze di donne che in DDPM hanno provato anche istinti suicidi, per poi provare quasi vergogna appena tornate in sé, con l'arrivo delle mestruazioni.

Una testimonianza: il caso di Claudia S.

Alcune donne hanno rovinato la propria vita a causa di questo disturbo non diagnosticato.

Come Claudia S. che scrive sul forum della Onlus Fondazione Alessandra Graziottin, per la cura del dolore della donna. Claudia è sempre stata considerata dagli altri lunatica e con cambi d'umore repentini. Lei stessa si sentiva angosciata e mai serena. Dice che pensava costantemente alla morte e aveva dei veri e propri attacchi di panico.

Per questi motivi arrivò a lasciare l'Università. Si arrabbiava sempre e aveva forti emicranie. I dottori le prescrivevano antidolorifici, psicofarmaci e persino una TAC per vedere cosa non funzionava in lei. Poi Claudia rimane incinta e all'improvviso tutti questi sintomi scompaiono. Per poi tornare dopo il parto, con il ricomparire del ciclo. Finalmente le viene diagnosticato da un bravo medico il DDPM. E con le cure giuste Claudia ricomincia una vita normale. Dove la sua rabbia furiosa è solo un ricordo.

Le cure

Per diagnosticare il DDPM dovrete consultare un medico che monitorerà con un diario sintomatologia il vostro ciclo. In base alla gravità dei sintomi sceglierà le cure adatte che potrebbero essere anche psicofarmaci da assumere solo ed esclusivamente nella fase luteale.

Ma ecco alcuni rimedi consigliati:

Ovviamente situazioni famigliari o lavorative particolarmente stressanti peggiorano le cose fino a far compiere alla donna che soffre di DDPM anche gesti inconsulti. Per questo in America il DDPM da qualche anno viene riconosciuto come attenuante nei processi dove la donna è accusata di aggressioni, anche gravi. Inoltre il medico può concedere giorni di malattia retribuiti. Questo disturbo è stato sempre sottovalutato. Come se si trattasse di una sciocchezza che dipende solo dalla volontà della donna: niente di più falso. Se non diagnosticato può davvero rovinare la vita della donna e di chi le sta intorno.