Li conosciamo grazie al cinema, che da sempre ha subito il fascino delle arti marziali. Tuttavia, in pochi si sono interrogati su quali realmente siano gli stili del Kung Fu Shaolin, su cosa significhino, da dove derivino e perché si pratichino in tal maniera. Tentiamo di dare, dunque, delle linee guida per questa disciplina, elencandone i 5 stili.

Artiglio della Tigre

La tigre unisce l’eleganza felina dei movimenti alla ferocia che la contraddistinguono. Gli attacchi di questo stile associano colpi diretti e precisi, con l’intento di concludere lo scontro il prima possibile.

Gli spostamenti, durante il combattimento, avvengono per la maggior parte in linea retta e non prevedono grandi velocità di esecuzione. In particolare, la mossa dell’artiglio si forma con le dita posizionate in modo da mettere a terra l’avversario, non per afferrarne i colpi. Per questo motivo, si utilizza anche il palmo della mano, per potenti spinte che destabilizzano il nemico.

Artiglio del Drago

Il drago, secondo la tradizione buddista, popola gli oceani: il suo elemento, di conseguenza, è l’acqua. Per questo motivo, a seconda che usino mosse da tre o cinque dita - ovvero a seconda delle rappresentazioni dei draghi nell’immaginario collettivo - i movimenti degli arti sono circolari e molto morbidi.

Il fulcro di tutto, perciò, non risiede negli arti superiori o inferiori, ma nel bacino, ossia il centro del corpo umano, il collegamento tra le due parti. Anche per questo motivo, tra i 5 stili quello del Drago è il più spirituale e legato al Ki.

Artiglio del Leopardo

Quando la velocità supera la forza. La priorità di questo stile, infatti, non sono i colpi potenti, ma la celerità nell’eseguirli.

Inoltre, una componente particolare sono le direzioni in cui gli arti vertono: parti del corpo meno allenate o più sensibili, di modo che anche con minor vigore si possano abbattere gli avversari. Caratteristica fondamentale di questo stile è il pugno, che se sferrato a velocità impressionanti può provocare maggiori danni di una qualsiasi percossa.

Guardia della Gru

Divenuta famosa con il film ‘Karate Kid’, occorre spiegare che lo stile della Gru non è proprio come si vede nella suggestiva scena del tramonto sulla spiaggia. Le braccia sono ben estese per compiere movimenti circolari, mentre negli arti inferiori ci si concentra per il movimento: una delle due gambe viene spesso ritratta per evitare i calci, ma anche per spingersi all’attacco con maggiore velocità.

Guardia del Serpente

Le posizioni di questo stile rispecchiano l’apparente calma del rettile a sangue freddo, che dal nulla può muoversi per attaccare. La potenza dei colpi sferrati vengono spesso racchiusi nella punta delle dita, poiché gli obiettivi sono le sezioni vitali del corpo umano, come gli occhi o la gola. Punto fondamentale di questa tecnica di combattimento è la precisione, abbinata alla giusta velocità d’esecuzione.