In Norvegia, ed in particolare nella città di Asgard, ha aperto il primo ospedale psichiatrico senza uso di medicinali. Solitamente il reparto di psichiatria si differenzia da quello di psicoterapia proprio per l’uso di medicinali, per quanto riguarda la cultura sviluppatasi nel mondo occidentale. Nell’ospedale di Tromso, invece, malattie psichiatriche come la depressione sono curate attraverso un progressivo abbandono dei farmaci: i pazienti sono predisposti in stanze collegiali, di sei letti ciascuna, e ovviamente non subiscono un netto distacco dai medicinali assunti in precedenza, ma questi ultimi vengono gradualmente diminuiti.
Con cosa si può migliorare la situazione di una malattia psichiatrica?
Come alternativa alle medicine, i pazienti sono introdotti ad attività fisica e artistica, e soprattutto il rapporto tra malati e medici si incentra non solo su un rapporto di mera assistenza, ma di comunicazione e dialogo: l’instaurazione di tale legame di fiducia e confidenza non solo sarà utile alla cura della malattia mentale, ma anche al futuro reinserimento sociale. L’attività fisica può consistere in alcuni esercizi sportivi leggeri, come ad esempio lunghe passeggiate al di fuori dell’edificio: è questo un punto da non sottovalutare, poiché spesso si tende all’ospedalizzazione del paziente psichiatrico. Significa che viene emarginato, segregato in un ambiente fisico e sociale limitato, nel quale gli viene affibbiato lo status di malato, in base al quale lo si tratterà di conseguenza: limitare la libertà di una persona peggiorerà la malattia, piuttosto che lasciarla libera in alcune delle proprie autonomie, in modo da non toglierle la dignità umana.
È inoltre risaputo che alla cura del corpo, e quindi al benessere fisico, è strettamente legato anche il benessere psichico. L’attività artistica consente invece di dare libero sfogo alle proprie pulsioni, alle proprie energie interiori: è un ottimo modo per comunicare esteriormente ciò che risiede all’interno della malattia e che spesso non è esprimibile a parole.
Ne è un chiaro esempio il famoso pittore Vincent Van Gogh, il quale tramite i propri dipinti dava voce alle nevrosi che lo attanagliavano. L’approccio artistico non consiste solo in attività di disegno e pittura, ma anche nell’ascolto di musica. Il Ministero della Sanità norvegese ha inoltre intenzione di applicare la cura dell’abbandono farmacologico, che porta ad una dipendenza malsana per il malato, anche ad altri quattro reparti sanitari.