Spesso ci si lamenta che in Italia non ci sono occasioni di lavoro o possibilità soprattutto per i giovani, che il terreno di ricerca impiego rimane un vero deserto, ed ecco in controcorrente, un'opportunità provenire dalla Norvegia, un paese che di solito non viene preso in considerazione come paese d'emigrazione. Ma in un periodo in cui molti hanno accantonato il sogno inglese con la speranza di emigrare in Gran Bretagna, viste le incertezze della Brexit in corso, vale la pena di sfruttare almeno come idea e possibilità, questa offerta che proviene direttamente dalla Norvegia in unione con l'Eures (il Portale Europeo della Mobilità Professionale).
L'11 febbraio prossimo si terrà un incontro o convention (se vogliamo dirla all'americana) in una città molto attiva nel settore, cioè Bologna, col titolo "Destination Norway": il settore interessato è quello turistico per un paese che offre numerosissime possibilità di visita sia nell'estate che nell'inverno. Le richieste sono per cuochi, camerieri, receptionist, panettieri e pizzaioli, chiaramente si tratta di lavori non qualificati nel senso che non richiedono una laurea, ma possono essere un ottimo mezzo per entrare nel paese e vedere di sfruttare ulteriori opportunità.
Requisiti
Prima di affrontare le possibilità offerte dall'incontro e chiedere di potervi partecipare al Centro Eures più vicino o online, è bene informarsi con precisione sui requisiti richiesti e soprattutto sulle difficoltà di un trasferimento al Nord che più Nord non si può.
Come cosa principale, è richiesta la conoscenza dell'Inglese al livello B2, un titolo di studio inerente al lavoro e naturalmente, un minimo di esperienza nel ruolo per cui si opta.
Secondo gli esperti del settore, uno dei problemi più grandi per i giovani italiani è proprio l'Inglese, in quanto è ormai assodato che la scuola Italiana non offre se non una conoscenza estremamente basica e lacunosa della lingua.
Di conseguenza, appare logico che è necessario studiare privatamente con corsi (ne esistono anche di gratuiti) per approfondire lo studio dell'Inglese, la lingua ufficiale per il Turismo.
Con il livello B2, secondo il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), si intende conoscere una lingua "con sicurezza", non solo a livello parlato, ma anche scritto.
In sostanza B2 significa "autonomia" in una llngua con la capacità di muoversi bene in un Paese senza supporti.
Requisiti "ambientali"
Naturalmente, pensare di trasferirsi in un determinato Paese, richiede un minimo di conoscenza dello stesso, della sua Geografia, Cultura, Abitudini, Usi e Costumi e per quanto riguarda la Norvegia, un paese che si spinge ben oltre il Circolo Polare Artico per arrivare quasi al Polo Nord con l'appendice delle Svalbard, è necessario prima di tutto conoscere l'alternarsi del giorno e della notte.
Al di sopra del Circolo Polare Artico, si hanno 24 ore di luce per 6 mesi l'anno e 24 ore di buio per gli altri 6 mesi con tutte le sfumature possibili e immaginabili, e ciò significa capacità (non facile e non per tutti) di alterare i propri cicli vitali.
Per esempio abituarsi a dormire quando c'è sempre la luce è già una difficoltà, ma lo è ancora di più imparare a lavorare quando a mezzogiorno è buio totale e quando le attività si concentrano soprattutto all'interno delle case. Inoltre, non bisogna sottovalutare le temperature del Paese: nel Sud esse sono abbastanza accessibili, ma man mano che si sale, si abbassano molto: per esempio nella città di Alta, la città dell'Aurora Boreale, che quindi ha un buon numero annuo di turisti, si aggira in media sui -10/12° sotto zero con punte anche improvvise di -30°. Per non parlare delle condizioni Cora, come sono definite le condizioni estreme, per esempio storm improvvisi di neve e vento che fanno scendere quasi a 0 la visibilità.
Insomma, la Norvegia è un Paese bellissimo, stupendo sia in inverno che in estate, ma viverci richiede spirito di adattamento e capacità di auto-organizzazione che chi si trasferisce, deve avere ben chiari in testa.
La Norvegia
La Norvegia è uno degli Stati più ricchi del mondo, grazie soprattutto ai giacimenti di petrolio ritrovati nel mar di Norvegia, poco al largo delle coste. Il Regno è uno dei più stabili del mondo con una previsione di crescita del PIL del 2% per il 2018. Pur essendo un Petro-Stato con la sua ricchezza legata al proprio petrolio, la Norvegia è uno dei Paesi all'avanguardia nella ricerca e nell'uso di fonti alternative: per esempio a Oslo sono ormai molte le Tesla, le auto elettriche, mentre viene dato un notevole impulso alle tecnologie alternative.
Grazie proprio alle entrate del petrolio, la Norvegia ha un welfare tra i migliori del mondo: con i proventi vengono aiutate tutte le famiglie, vengono pagate le pensioni, mentre la disoccupazione è sul 4,8%.
Curiosità: ogni Italiano nasce con un debito sulle spalle di 38.000 €, vista la situazione del nostro Paese, mentre in Norvegia con un credito di 161.000 €, tanto da far parlare qualcuno di "Forziere Norvegese". Vale la pena di farci un pensierino?