Secondo un recente studio promosso dall’American Psychological Association, i partner che trascorrono una frazione di secondo più lunga della soglia temporale dell’attenzione dedicata all’osservazione superficiale delle persone considerate attraenti, hanno il 50% in più di probabilità di tradire il/la proprio/a consorte.

Il professor Jim McNulty, coordinatore dello studio, assieme al suo staff ha condotto nell’arco di tre anni continue valutazioni sullo “stato di salute” circa alcune coppie americane dopo averle inizialmente sottoposte al test che misurasse la tendenza dei partecipanti a svincolare (o meno) automaticamente l'attenzione visiva dalle foto di individui attraenti e di sesso opposto.

In seguito alle sue ricerche, ha dichiarato come “le persone non agiscano sempre intenzionalmente, dunque esse non sono necessariamente consapevoli di ciò che stanno facendo nell’agire quotidiano o tanto meno perché lo stiano facendo. Questi processi sono in gran parte spontanei, consumano poche risorse cognitive e possono essere modellati dalla biologia o dalle esperienze della prima infanzia".

Le questioni sociali

Naturalmente, fra le premesse all’analisi di tale studio c’è sicuramente quella che esso valuti solamente la possibilità di compiere infedeltà in caso di maggior attenzione verso le persone attraenti, la quale viene dimostrata con un tempo di osservazione leggermente superiore al normale: non dev’esserci necessariamente una correlazione forzata tra i due meccanismi, uno psicologico e l’altro sociale, anche perché l’inconscio può essere facilmente corretto dall’etica sostenuta dall’individuo inserito nella relazione amorosa.

Inoltre, ad influire sul tasso di tradimenti rilevato in una società di un determinato periodo storico, vi possono essere diversi numerosi micro (o macro) fattori sociali, fra cui l’entità dei valori perseguiti e la loro diffusione in un processo più o meno forte di integrazione della morale individuale con quella generale-sociale.

Di sicuro tutto ciò avviene con fatica in una realtà sociale come la nostra, contemporaneamente globalista (per chi ha le opportunità materiali) e frammentata in quanto ad orientamenti valoriali da seguire distinti a seconda delle intenzioni individuali e del proprio approccio alla vita.

Non è un caso che, secondo i dati, quella occidentale risulti essere una società con una decisa crescita della tendenza al tradimento del proprio partner o addirittura del proprio coniuge: tutto ciò è naturalmente facilitato dalla presenza dei social network che permettono di mantenere i contatti con un buon grado di segretezza e costanza con possibili amanti che altrimenti verrebbero semplicemente consegnati alla memoria di un momento.

Seppur non sia assolutamente un fattore di stabilità sociale la frequenza di instabilità inserita in una coppia, essa sicuramente valorizza tutte quelle (relativamente poche) relazioni fondate su un vero sentimento di fiducia, condivisione e ammirazione reciproca: solo queste infatti garantiscono al singolo un benessere autentico che gli permetta di poter sviluppare appieno le proprie potenzialità.