Nella giornata di 22 marzo 2018 un forte boato si è udito nelle regioni di Lombardia e piemonte. Si è trattato del cosiddetto bang sonico (o boom sonico), che viene determinato da un Aereo in volo nel momento in cui si verifica una compressione dell'aria. Può capitare che il boom sonico non venga affatto percepito, ma talvolta capita che rimbalzi a terra sotto forma di boato. In questi casi significa che si è verificata una forte compressione dell'aria dovuta al volo dell'aereo. La compressione dell'aria si verifica poichè il veivolo aumenta progressivamente la sua velocità fino a "rompere" l'aria creando il cosiddetto effetto dell'onda sonora.
Come funziona
Il boom sonico dipende dalla velocità dell'oggetto in volo, e dalla sua distanza da terra. Infatti questo fenomeno si verifica se il veicolo raggiunge la cosiddetta velocità Match 1. Tale valore indica il rapporto tra la velocità di un qualunque oggetto che si muove in un fluido e la velocità del suono in quello stesso fluido. Nel caso del bang sonico la velocità dell'oggetto e del suono risultano essere uguali. Questo è il principale motivo per cui a terra si sente un boato eccessivo che viene rimbalzato nell'aria a seguito del passaggio di un aereo.
La distanza da terra e le emergenze
Affinchè il boato sonico non venga percepito a terra, i piloti di jet devono volare ad un'altezza di almeno 36000 piedi da terra.
Questa viene infatti considerata la soglia oltre la quale il boom sonico non viene percepito in alcun modo dalle persone che abitano nel raggio di passaggio dell'aereo. Se questo boato viene percepito dalla popolazione significa che non tutto è andato come previsto. Infatti se l'accelerazione dell'aereo avviene ad una quota più bassa, il boato viene percepito a terra in modo distinto.
Di solito questo non accade frequentemente, dato che si tratta delle cosiddette frenate d'emergenza. Infatti in questi casi i jet sono costretti ad un'accelerazione prima di effettuare una discesa a terra d'emergenza da una quota di altezza inferiore rispetto a quella prevista. Nel caso della giornata del 22 marzo 2018 si sono uditi due boati a distanza ravvicinata dalla popolazione delle regioni di Lombardia e Piemonte. Questo ha fatto dedurre che si sono trovati in volo due jet alla stessa quota, che erano posizionati nella formazione classica che prevede la distanza di un chilometro e mezzo l'uno dall'altro.