L'ipotesi che Encelado, piccola luna di Saturno, possa essere adatta alla vita nasce dalla constatazione che il satellite naturale saturnino comprende delle sorgenti di acqua marina aliena che tendono a lanciare nello spazio siderale ogni tipo di materiali. Tra le sostanze espulse dai getti figurano, ad esempio, anche grani organici di acqua, sale e addirittura carbonio. Gli scienziati che stanno analizzando i dati trasmessi dalla navicella Cassini, hanno scoperto addirittura la presenza di composti di tipo organico, con decine e decine di atomi organizzati nelle forme di anelli e catene.

La notizia fa seguito a quella della spedizione Curiosity su Marte.

Encelado è adatto alla vita? Le ricerche continuano

"Le conoscenze di cui siamo in possesso oggi ci portano a dire che Encelado è un grande obbiettivo per la ricerca della vita oltre la Terra. Al momento in quell'oceano potrebbero esserci dei microbi ", dice Jonathan Lunine della Cornell University. Rivelati dalla sonda spaziale Cassini, navicella esplorativa di Saturno che si è lasciata cadere nel pianeta con gli anelli nello scorso settembre, i geyser ghiacciati di Encelado furono una scoperta sorprendente per molti scienziati.

I getti in questione, infatti, contengono acqua marina derivante da un oceano chiuso collocato sotto la calotta glaciale del satellite naturale saturnino.

Nei loro attenti studi gli scienziati sono stati capaci di analizzare quei getti, definendo importanti fattori quali salinità, acidità, presenza di metano e la constatazione del fatto che sul fondo del mare si stanno verificando dei fenomeni capaci di generare calore ed energia.

La raccolta dati della sonda Cassini

Seppure la sonda spaziale Cassini abbia concluso la sua attività esplorativa di Saturno, l'ingente mole di dati che ha raccolto nel corso degli anni è ancora da analizzare attentamente.

Essa comprende informazioni di grande interesse raccolte nello spazio vicino all'anello E, formato da polvere e materiale ghiacciato espulsi da Encelado. Nel corso di 15 lassi di tempo distinti, la navicella spaziale ha raccolto circa 10.000 particelle di polvere; nell'1% di queste, gli scienziati hanno rinvenuto l'effettiva presenza di composti organici ben definiti. I composti di notevole grandezza, con buona probabilità, potrebbero essere a loro volta frammenti di molecole simili, addirittura più grandi.