Siamo tutti affascinati dall'ormai diffusissima tradizione del falò di Ferragosto, all'apparenza un innocente e suggestivo saluto all'estate. In realtà, questa giornata di festa ha origini ben più antiche, legate all'Imperatore Ottaviano Augusto, prima di diventare una celebrazione cattolica dedicata all'Assunzione di Maria del 15 agosto.

Infatti anche questa festività, come tante altre (ad esempio Halloween), ha un'origine che si perde nella notte dei tempi, collegata a dei riti pagani.

Il nome deriva dal latino "feriae Augusti" (il riposo di Augusto), in onore del primo imperatore romano da cui il mese di agosto trae la sua denominazione.

Si trattava di un periodo di festeggiamenti e riposo introdotto nel 18 a.C. per rendere grazie a Conso, dio della terra e della fertilità. In un primo momento, la festività cadeva nel primo giorno di agosto ma, in realtà, le celebrazioni duravano solitamente molto di più, spingendosi almeno fino al giorno 13, dedicato alla dea Diana.

Solo a partire dal VII secolo, la Chiesa cattolica ha associato questa giornata di festa all'ascesa di Maria al cielo con il corpo. In realtà, come riporta la New Catholic Encyclopedia: "Nella Bibbia non vi è alcun esplicito riferimento all'Assunzione", nonostante nel decreto di promulgazione si affermi che "Le Scritture sono la base definitiva di questa verità".

Una festa dedicata al divertimento

Ormai, nella tradizione e nel folklore popolare, il falò del 14 agosto è diventato sinonimo di divertimento praticato soprattutto dai giovani (ma anche dagli adulti), durante il quale ci si concede il classico bagno di mezzanotte o delle canzoni suonate con la chitarra attorno ad un bel fuoco suggestivo.

Dunque, in questi festeggiamenti non si riscontra nulla di religioso, anzi, sembra piuttosto il ripetersi di un antico rituale pagano, come avviene anche per altre festività come il Natale o Halloween.

Cosa rappresenta il rituale del falò e del bagno di mezzanotte?

Anticamente, i pagani erano soliti accendere il fuoco di mezzanotte ad agosto per rendere grazie agli dei, ai quali chiedevano di allontanare gli spiriti maligni che, con l'arrivo dell'inverno, avrebbero portato buio e freddo, con gelate e conseguente rovina del raccolto.

L'acqua, invece, rappresentava un mezzo di purificazione dello spirito e del corpo dopo il riposo. In sintesi, era una sorta di saluto all'estate ed una ricerca di approvazione, da parte degli uomini, verso le divinità in cui si credeva.