In questi ultimi giorni il Ministro dell'Antichità dell'Egitto ha reso noto che ad Alessandria d'Egitto, i lavori per la costruzione di nuovi edifici si sono fermati a causa di un ritrovamento archeologico alquanto oscuro ed enigmatico. Si tratta di un sarcofago totalmente di colore nero, ritrovato ad una profondità di 5 metri dal sottosuolo, rimasto nascosto anche dai tombaroli dell'epoca.

Il periodo Tolematico

Gli scienziati e studiosi hanno affermato che il periodo a cui risale l'imponente manufatto e tra il 305 e il 30 a.C., conosciuto come Periodo Tolematico, che va dalla conquista di Alessandro il Grande (332 a.C.) alla sconfitta di Cleopatra e di Marco Antonio da parte di Ottaviano (30 a.C.).

Un periodo della storia d'Egitto poco conosciuta e a volte anche tralasciata, in quanto considerata un periodo ellenistico e Romano e non propriamente egiziano. Eppure è stato il periodo florido, sotto la guida dei Tolomei che introdussero una nuova struttura sociale e ripresero le costruzioni dei templi secondo le antiche tradizioni, le quali ancora oggi sono visitate da numerosi turisti da tutto il mondo. Edfu, Esna, File, Kom Ombo, sono i principali templi che fiorirono in quel periodo.

Unico e raro nel suo genere

Questo ritrovamento si dimostra unico nel suo genere perché ad oggi è raro trovare ancora nuovi siti archeologici che hanno tutto da raccontare. In questo caso le prime informazioni che il reperto ci fornisce sono le sue dimensioni impressionanti: 185 cm di altezza, 265 cm di lunghezza, 165 cm di larghezza e il materiale con cui è stato realizzato è di granito nero, da questo si potrebbe dedurre che il sepolcro fosse destinato ad una persona molto importante a quel tempo.

Un altro indizio che incuriosisce e intriga gli studiosi è stato il ritrovamento, poco distante dal sarcofago, di una testa di alabastro in pessime condizioni e quindi al momento difficile da dedurre anche se la persona scolpita fosse uomo o donna.

Rimane ancora un mistero il contenuto della tomba e a chi appartenesse, anche se la testa di alabastro potrebbe dare una risposta a questo quesito ed inoltre i tentativi di aprire il coperchio del sarcofago, potranno soddisfare la curiosità e l'interesse di tutti.

L'Egitto ha sempre affascinato e continua ad affascinare ancora oggi con nuovi ritrovamenti sparsi in tutta l'area; ne è nota la scoperta di una rete di tombe a sud del Cairo, nel Governatorato di Minya, avvenuta nel mese di febbraio. Saranno giorni elettrizzanti per ricercatori, scienziati, storici, archeologi e tanti altri professionisti che ogni giorno contribuiscono ad aggiungere tasselli alla nostra storia, cultura e società.