La Pace Fiscale, provvedimento del governo riferito a contribuenti indebitati con il concessionario della riscossione ha già prodotto la cancellazione d’ufficio di tutte le cartelle sotto i mille euro notificate tra il 2000 ed il 2010. Oltre a questa piacevole sorpresa per i contribuenti, tra decreto fiscale e maxi emendamento alla manovra finanziaria, l’esecutivo ha varato la terza rottamazione delle cartelle ed il cosiddetto saldo e stralcio. Due misure differenti che hanno in comune scadenza delle domande e periodo di osservazione dei debiti sanabili.
Per entrambe infatti le domande potranno essere presentate tramite il modello DA per la rottamazione ed il SA-ST per il saldo e stralcio, entro la fine del mese di aprile. Le entrate, sul sito ufficiale hanno già messo a disposizione degli interessati il relativo modello e le istruzioni. Vediamo come funziona il saldo e stralcio delle cartelle, come funziona la rottamazione, quali debiti sono sanabili ed a chi si rivolgono le due misure.
Come aderire alla rottamazione delle cartelle?
Il saldo e stralcio è una novità assoluta perché probabilmente, per la prima volta un condono o una sanatoria distinguono i contribuenti in base al loro stato di necessità. La rottamazione invece è una misura arrivata alla terza edizione, dopo le due già funzionanti negli ultimi due anni.
La nuova rottamazione dal punto di vista delle rate è più favorevole al contribuente rispetto alle due precedenti. Infatti uno dei problemi maggiori della rottamazione delle cartelle versione 2017 e 2018, problema che ha reso molto meno appetibile la misura agli occhi dei debitori fiscali è stato sicuramente il troppo breve arco temporale con cui i contribuenti erano chiamati a pagare le rate concesse.
Per coloro che aderiranno quest’anno, cioè chi non ha aderito alle precedenti rottamazioni o chi ha provveduto a pagare le rate delle precedenti scadute entro lo scorso 7 dicembre, si potrà pagare in 18 rate spalmate in 5 anni. L’importo dovuto, che dopo l’accettazione della domanda viene abbattuto di interessi di mora e sanzioni (per le multe, interessi di mora e maggiorazioni), potrà essere pagato in unica rata entro il 30 luglio 2018 o in 18 rate.
Nel piano rateale le scadenze da pagare saranno due nel 2019 (luglio e novembre) e 4 all’anno fino al 2023, nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre di ogni anno.
Contribuenti in condizioni disagiate
La rottamazione è aperta a tutti i contribuenti e per tutti i ruoli caricati tra il 2000 ed il 2017 ad esclusione di quelli derivanti da sentenze di condanna penali, da pronunce della Corte dei Conti e da richieste di restituzione di aiuti di Stato che a seguito di direttive europee non risultassero spettanti. Il saldo e stralcio invece, consente di sanare solo cartelle relative alle dichiarazioni annuali di Irpef ed IVA o ad omesso versamento dei contributi previdenziali. Inoltre, il saldo e stralcio è appannaggio solo di quei contribuenti che hanno acclarate ed evidenti situazioni di disagio reddituale ed economico, cioè con un Isee sotto i 20mila euro.
L’Isee di riferimento è quello del nucleo familiare che oltre a segnare il limite oltre il quale il saldo e stralcio non può essere utilizzato, divide i contribuenti in fasce. Con il saldo e stralcio oltre alla cancellazione di interessi di mora e sanzioni, si andrà a pagare solo una piccola percentuale del debito residuo vedendosi sistemare la situazione debitoria. Un meccanismo in parte clonato dal sistema finanziario che prevede rientro dei debiti a volte ridotto da accordo tra creditore e debitore. Soggetti che hanno un Isee da zero a 8500 euro dovranno rimborsare solo il 16% di quanto dovuto per tributi, Tasse e imposte evase più gli eventuali interessi di ritardata iscrizione a ruolo. Il 20% invece sarà dovuto da chi ha Isee superiore ad 8500 euro ed entro il limite di 12500 euro.
Il 35% è l’aliquota applicata a chi invece ha una situazione patrimoniale e reddituale risultante dall’Isee da 12.500 a 20.000 euro. Una aliquota ancora più bassa, pari al 10% è applicata a soggetti che hanno aperto le procedure previste dalla normativa sul sovraindebitamento. Con il saldo e stralcio si pagherà in unica soluzione l’importo dovuto a novembre 2019 o in 5 rate di cui la prima a novembre e le altre a marzo 2020, luglio 2020, marzo 2021 e luglio 2021.