Parte l’operazione saldo e stralcio delle cartelle, una misura inserita in manovra con il maxi emendamento del governo che è servito per ottenere il via libera alla legge di Bilancio da parte di Bruxelles. Un provvedimento che rientra nella cosiddetta “Pace Fiscale”, insieme di interventi in materia debiti fiscali che l’esecutivo ha deciso di avviare nel 2019. Con una nota, Agenzia delle Entrate Riscossione ha confermato l’uscita del modello per presentare istanza di adesione a questo particolare strumento di sanatoria per chi ha cartelle, ruoli, multe e debiti con il fisco.

Si tratta di una misura rivolta a soggetti in difficoltà economica che possono utilizzarla per mettersi in regola con le vecchie pendenze. Il saldo e stralcio infatti offre ai contribuenti il pagamento di quanto dovuto in forma radicalmente ridotta, con percentuali da pagare rispetto a quanto effettivamente dovuto molto basse, a partire dal 16%.

A chi si rivolge e quali debiti sono risolvibili

Grave e comprovata difficoltà economica, questo il requisito principale richiesto ai contribuenti per aderire al saldo e stralcio. Sarà necessario, per gli indebitati, presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere l’Isee, che è lo strumento scelto dal governo per verificare il reale stato di difficoltà dei contribuenti.

L’Isee deve essere in corso di validità ed al riguardo occorre ricordare che tutti i certificati già ottenuti da parte dei cittadini scadono il 15 gennaio prossimo. La soglia di Isee da non superare è pari a 20 mila euro. La misura consente di sanare i debiti affidati al concessionario per la riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

Nello specifico disco verde per i debiti derivanti da omesso versamento di imposte sia per dichiarazioni che per attività dei contribuenti cioè somme dovute a titolo di tributi o di omesso versamento dei contributi previdenziali. Sono escluse dalla sanatoria le somme relative a debiti maturati a seguito di accertamento.

La domanda

Il modello è già in rete sul sito del concessionario e si potrà presentare domanda entro il 30 aprile prossimo. Il modello è stato chiamato Sa-St e si rivolge anche a soggetti che hanno aperto la procedura di liquidazione dei propri debiti sfruttando la legge sul sovraindebitamento. Inoltre, possono utilizzare il saldo e stralcio anche coloro che hanno presentato domanda di rottamazione delle cartelle negli ultimi anni e che non hanno completato il pagamento delle rate fuoriuscite dalle precedenti sanatorie.

Il meccanismo

Come funziona il saldo e stralcio è ormai chiaro, con i contribuenti indebitati divisi per fasce in base al proprio Isee e che si vedranno applicare una riduzione del debito proprio in base alla fascia di appartenenza.

I debiti da sanare saranno calcolati al netto di interessi e sanzioni e i debitori con Isee del nucleo familiare fino ad 8.500 euro potranno regolarizzarsi versando “solo” il 16% del debito totale. Per chi invece ha Isee più elevati, l’importo da versare sale al 20 ed al 35%, rispettivamente per chi ha Isee superiore ad € 8.500 ed entro € 12.500 e per coloro che hanno Isee sopra € 12.500 e fino ad € 20.000. Ancora maggiore il vantaggio per i soggetti che hanno aperto la procedura per sovraindebitamento, per i quali ci sarà da pagare solo il 10% del debito.

Cosa deve fare il contribuente

La misura non prevede un meccanismo particolare rispetto ai precedenti provvedimenti di sanatoria. Come si presenta domanda di saldo e stralcio?

Dopo aver ottenuto l’Isee, il debitore deve provvedere a presentare istanza scaricando il modello dal sito dell’Agenzia e presentandolo, dopo averlo compilato, o in versione telematica o presso gli sportelli territoriali del concessionario. Nel modello, oltre ai canonici dati personali, occorre indicare le cartelle, gli avvisi ed i ruoli per i quali si richiede il saldo e stralcio. Nel modello vanno riportati i dati dell’Isee e quelli del decreto relativo alla procedura di liquidazione da sovraindebitamento. Infine viene lasciata al contribuente la scelta della modalità di pagamento, cioè in unica soluzione entro il 30 novembre 2019 o in 5 rate fino al 2021. Occorre ricordare che per il pagamento rateale verranno caricati interessi pari al 2% annuo.

In caso di adesione con richiesta di dilazione, le rate saranno a novembre 2019, quando ci sarà da versare il 35% del dovuto, a marzo 2020, quando occorrerà versare il 20% del debito totale e poi a luglio 2020, marzo 2021 e luglio 2021, con tre rate, ciascuna pari al 15% del totale dovuto. In caso di domanda respinta, per assenza dei requisiti, l’istanza sarà considerata utile per il provvedimento di rottamazione ter, per le quali, gli aderenti al saldo e stralcio non dovranno presentare istanza.