Secondo Badi la piattaforma leader per l'affitto di stanze, Centocelle è uno dei quartieri più cool della capitale che si sta lasciando alle spalle la nomina di quartiere "degradato", anche grazie all'apertura di bistrot e locali di tendenza.

Lo rivela anche un articolo del giornalista Paolo Baroni uscito di recente su La Stampa il 21 marzo scorso in cui Centocelle viene paragonata ad alcuni quartieri di Londra come Jaurès, Tooting o Shepherd's Bush.

Alcune domande all'autore del libro: Andrea Martire

- Cosa ne pensi dei paragoni sopracitati tra Centocelle e alcuni quartieri londinesi?

Sono veritieri secondo il tuo punto di vista?

La Guida Verace di Centocelle nasce per un atto di giustizia e di orgoglio. Ho trascorso 35 dei miei 45 anni qui, ci sono nato, ci ho fatto tutte le scuole, mi sono formato. Qui è dove crescerà mia figlia. Non potevo più sopportare che il mio quartiere venisse considerato pericoloso, malfamato, non degno di essere conosciuto. Ho voluto restituire qualcosa alle strade che mi hanno accolto, alle vie che mi hanno fatto crescere, alla mia gente. Era un po' che ci pensavo poi trovai un annuncio: "Guida Verace (all'epoca esisteva solo quella di Piazza Bologna) cerca autori". Mi candidai, mi presero. La Guida è nata così, come volume di una collana un po' particolare, un focus sui quartieri, una descrizione scritta da chi il quartiere lo vive e lo conosce davvero.

Badi ha ragione. Oggi il quartiere è davvero vivibile con qualità. Quello che è successo è un percorso sociologico, il quartiere si è "aperto". E' venuta la metro C, c'è stato ricambio generazionale, sono affluite tante persone da fuori e parecchi studenti (siamo equidistanti tra due università), ci sono botteghe storiche e centri commerciali, siamo vicini alle autostrade, i prezzi degli affitti non sono così drammatici come da altre parti.

Centocelle è diventato un polo d'attrazione, una sorta di distretto. Ora, e chi avrebbe potuto prevederlo trent'anni fa?, quando si esce si viene a Centocelle. Io da studente ero costretto ad andare a San Lorenzo perché da noi non c'era niente. Un territorio desolato che ora è sbocciato, con tutta la sua umanità e con la voglia di raccontarsi di una zitella troppo a lungo non tenuta in considerazione.

Rivincita? Forse. Di sicuro rinascita. Oggi il quartiere va veloce, corre. Ma non lascia indietro nessuno. Ci sono tanti stranieri, nomadi, ma conviviamo pacificamente, sono presenti anche moltissimi bambini (e non sufficienti aree verdi), ci sono locali strepitosi. Quando vengono i locali portano sviluppo, posti di lavoro, fanno crescere le strade e le piazze. Non conosco così bene i quartieri menzionati ma credo che il filo conduttore possa essere quello dello sviluppo inatteso, della riqualificazione endogena, un processo quasi spontaneo che ha sorpreso tutti.

Per un apericena che locale ci consiglieresti?

Per un apericena c'è da scegliere, Prima o poi bisogna provarli tutti, Core Bistrot in stile newyorkese ma suggerisco anche Mirto, Shah Mat, L'Ombralonga, Beer Style.

Ma vanno provati tutti, qui non ci sono locali seriali, ognuno è "verace" a modo suo. Come ristoranti da non perdere Mabe e Cento Gourmet, locali che potrebbero essere premiati con qualche pregiata stella. Le Quattro monete è un altro indirizzo buono, fa solo pesce. Come pizzerie bisogna andare da Buone Maniere e da 180g, oltre che 'Nduja2. Per le trattorie romanesche suggerisco Osteria Bonelli. La Pecora Elettrica è invece luogo da frequentare a tutte le ore, libreria - bistrot di grande gusto dichiaratamente antifascista andato in fiamme la notte del 25 aprile scorso, verso cui il quartiere, mosso dalla solidarietà si è già attivato con una raccolta fondi a sostegno della ricostruzione del locale.

-Il tuo libro in quante parti si divide?

Il mio libro è una Guida ed ha il filo conduttore e l'anima da guida. Quindi ci sono cenni storici, ben 3 itinerari da seguire come turista (ed è quello che sto proponendo con la mia associazione culturale, "CentRocelle") di cui uno sul cinema, una sezione riservata ai ristoranti, una ai bar, una ai locali (pre e dopo cena). Non poteva mancare un cenno alle utilità (lavanderie, farmacie), una piccola mappa e i trasporti. E due pagine per i personaggi illustri partoriti dal quartiere, come Baglioni, Zarrillo, Castellitto per citarne alcuni.

-Conosci il libro di Pancrazio Anfuso Centocelle Storie e luoghi dalla A alla Z uscito nel 2018 ?

Ho letto il libro di Anfuso, ma il mio è del 2017 quindi precedente. E' bene che si parli e si continui a parlare del quartiere.