Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Inps, il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza hanno superato la quota di un milione di domande accolte. Il maggior numero spetta alla regione Campania (RdC 177.194, PdC 17.731), seguita dalla regione Sicilia e Puglia. Il primato delle domande presentate spetta alla città di Napoli, con 42.876 domande. Sebbene sia da precisare che molti dei beneficiari del sussidio economico non hanno ricevuto quanto atteso. Gli insoddisfatti del reddito di cittadinanza hanno la possibilità di chiedere l’aumento dell’importo, presentando l'ISEE corrente.

Come aumentare l’importo del sussidio

I beneficiari del rdc insoddisfatti dell’importo loro riconosciuto potranno richiedere integrazione mediante la presentazione dell'Isee corrente.

Infatti, l'ISEE corrente permetterà ai beneficiari di chiedere una revisione dell’importo riconosciuto. L'Isee corrente permetterà di aggiornare i dati ISEE prendendo a riferimento i redditi e i patrimoni percepiti nel solo anno precedente. Come comunicare la variazione ISEE? La comunicazione della variazione dell'Isee potrà essere effettuata mediante la presentazione di una nuova domanda per il reddito di cittadinanza, ovvero mediante l'utilizzo del modello SR180. I soggetti che provvederanno ad effettuare l'aggiornamento potranno beneficiare eventualmente di un importo maggiore rispetto a quello attualmente riconosciuto.

Intanto, la Guardia di Finanza continua a denunciare casi di abusi del sussidio economico.

L'ultimo caso messo in luce è quello del pasticcere abusivo trapanese, che percepiva il reddito di cittadinanza di circa 700 euro al mese e produceva dolci senza nessuna autorizzazione sanitaria. Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza nel casertano ha eseguito 11 misure cautelari per spaccio di sigarette di contrabbando per conto di un'agguerrita organizzazione criminale, in cui la maggior parte dei membri erano percettori del rdc.

Nella maggior parte dei casi scoperti dalla Finanza, i percettori del reddito di cittadinanza hanno falsate o omesse dichiarazioni riguardanti in primo luogo la posizione lavorativa, a seguire, la composizione del nucleo familiare o la non dichiarata percezione di redditi. Nella sola provincia di Bergamo, le somme sottratte allo Stato ammonterebbero a 31.000 euro.

Infine, ricordiamo che per i beneficiari il cui reddito è stato sospeso per la mancata integrazione della documentazione potrà essere ripristinato previa presentazione della documentazione richiesta, e che l'accredito sulla carta elettronica del mese di novembre arriverà il giorno 27.