Sospensione del Reddito di cittadinanza in arrivo per 100 mila famiglie. La notizia viene direttamente dall’Inps che ha reso noti i dati relativi alle richieste di integrazione alla domanda che i percettori del contributo che hanno fatto richiesta a marzo 2019 avrebbero dovuto presentare entro lo scorso 21 ottobre. Su 520 mila interessati dalla richiesta di integrazione, ha risposto circa l’80%, con la conseguenza che il 20% che manca all’appello, circa 100 mila famiglie, appunto, si vedranno sospeso il pagamento dell’assegno già a partire dal mese di ottobre.
Secondo i primi calcoli riportati dal Corriere della Sera, e sospensioni annunciate da Inps potrebbero consentire allo Stato di risparmiare circa 2 miliardi di euro
Perché era stata richiesta l’integrazione della domanda del Reddito di cittadinanza
Circa tre settimane fa, l’Inps aveva inviato un messaggio a tutti i percettori del Reddito di cittadinanza che avevano presentato la domanda per il riconoscimento del sussidio a marzo 2019, vale a dire nel primo mese di attivazione della misura, affinché presentassero, entro la scadenza dello scorso 21 ottobre, una integrazione alla domanda.
Tale integrazione si era resa necessaria in quanto l’iter di trasformazione del decreto istitutivo in legge, conclusosi con la legge di conversione numero 26 del 28 marzo 2019, aveva prodotto delle modifiche restrittive ai requisiti richiesti per il riconoscimento dell’assegno.
Nel frattempo, però, erano già state presentate ed accolte circa 520 mila domande, per la salvaguardia delle quali veniva istituito un regime transitorio di sei mesi. Transitorietà terminata proprio il 21 ottobre 2019, data entro la quale bisognava integrare la domanda secondo le modifiche della citata legge, in particolare con la sottoscrizione di due dichiarazioni attestanti che il beneficiario non sia sottoposto a misure cautelari, quali arresto o fermo, che non abbia riportato condanne definitive negli ultimi dieci anni e che nel nucleo familiare non siano presenti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie.
Per quanto riguarda i richiedenti extracomunitari, l’integrazione richiesta riguardava la produzione di un documento, rilasciato da un’autorità dello Stato di provenienza e autenticato dal Consolato italiano, attestante la composizione familiare e il possesso dei requisiti richiesti in riferimento a reddito e patrimonio.
Integrazione domanda Reddito di cittadinanza: in arrivo 100 sospensioni dell’assegno
Secondo i dati resi noti da Inps, solamente l’80 per cento degli interessati hanno prodotto l’integrazione richiesta. Rimangono quindi esclusi 100 mila beneficiari, la metà dei quali extracomuntari . Questi, secondo quanto chiarito dal presidente Inps, Pasquale Tridico, vedranno “sospeso l’assegno” a cominciare dal pagamento di ottobre e fino alla ricezione delle integrazioni richieste. Tridico specifica inoltre che "quando arriverà l'integrazione, questi poi riprenderanno a percepire il reddito ma senza alcun diritto sugli gli arretrati".
Stando ai calcoli, nel caso in cui le sospensioni dovessero diventare tutte definitive, queste si tradurrebbero in un risparmio per le casse dello Stato pari a circa 2 miliardi di euro.