La musica è sempre di più la vera protagonista di questo periodo di 'distanziamento sociale'. Le canzoni danno a molti la forza per andare avanti e la gioia di continuare a vivere. In queste settimane ci sono stati molti arrangiamenti e interpretazioni delle più famose canzoni della storia. Una delle ultime, con metodi anche molti innovativi, è stata quella di Kazukata Yamada, in arte Kossan. Un monaco buddhista che - dentro al suo tempio a New York - ha reinterpretato alcuni classici musicali con gli strumenti della tradizione orientale.
Il monaco buddhista reinterpreta tre grandi classici rock nel suo tempio
I video che Kazukata Yamada ha condiviso in rete, sono molto inusuali. Il monaco buddhista ha mostrato come suonare le grandi canzoni rock con gli strumenti tipici della cultura orientale. Nella sua performance, dopo una breve meditazione, ha reinterpretato tre storiche canzoni di altrettanti famosi gruppi musicali: 'We Will Rock You' dei Queen, 'Yellow Submarine' dei Beatles e 'Teenage Lobotomy' dei Ramones.
Tutto questo è avvenuto nel suo tempio a New York dove vive e sta trascorrendo queste settimane di isolamento.
Chi è Kazukata Yamada e la pratica dello Zazen
Kazukata Yamada, in arte Kossan, è un monaco buddhista che vive a New Yorkdove insegna lo Zazen, ovvero la 'meditazione da seduti'.
Si tratta di un'antichissima pratica che si è sviluppata dalla corrente buddhista nata in Cina tra il V e VI secolo a.C.
Essa consiste in una meditazione che aiuta a risvegliarsi alla "Vera Vita", superando i condizionamenti e attaccamenti che velano la realtà dell'esistenza umana. La parola 'Zazen' significa 'semplicemente seduti', e richiama ad un tipo di meditazione effettuata con semplicità, senza scopi e alternative, senza nulla volere e pensare.
Le parole di Kazukata: 'Ho suonato a Central Park di New York e ho guadagnato 40 dollari in un giorno'
Non si conosce molto della vita di Kazukata Yamada. Egli, però ha lasciato alcune dichiarazioni riguardo il suo arrivo a New York e di come la grande città americana lo abbia cambiato. Ha dichiarato di essere arrivato nella "Grande Mela" completamente al verde.
Poiché la città era molto costosa, esitava perfino a prendere la metropolitana. L'unica cosa che poteva fare era suonare lo sanshin, un strumento simile al banjo giapponese. Così un giorno decise di recarsi a Central Park per provare qualcosa di diverso all'esterno, e, seduto su una panchina, iniziò a suonare il suo strumento. Inaspettatamente un ragazzo gli diede un dollaro e lui capì che se c'era qualcuno disposto a pagarlo per la sua musica allora valeva la pena continuare. Decise così di continuare a suonare per tutta la notte riuscendo, alla fine, a guadagnare ben 40 dollari in una solo giorno. A tale riguardo ha spiegato: 'Ho sognato di essere un batterista professionista fin da quando ero uno studente. Mi è sembrato di riuscire finalmente a guadagnarmi da vivere ed è stato davvero divertente'.