"Una festa della mamma a metà quella che si celebra a Siracusa, a differenza delle comunità più avanzate del nostro Paese". Ad affermarlo è stata Cetty Vinci, battagliera consigliere comunale aretuseo e promotrice di un incontro pubblico in vista della più importante domenica di maggio sul servizio di Tagesmutter, letteralmente "madre di giorno".

Insieme ad altri dieci consiglieri comunali, lo scorso 23 gennaio, nel capoluogo siciliano in cui esercita il suo mandato elettivo, Cetty Vinci ha presentato un atto di indirizzo affinché anche a Siracusa le famiglie possano scegliere nell'età che va da 0 a 3 anni il servizio di Tagesmutter in alternativa al tradizionale nido pubblico, privato o in convenzione con il Comune di residenza.

Da quasi quattro mesi, l'argomento è oggetto di uno strisciante boicottaggio - secondo la Vinci - che favorisce il mantenimento della situazione esistente.

Per questa ragione, Cetty Vinci - che non si è persa d'animo - ha invitato il Presidente della Confcooperative di Bolzano, Andrea Grata, e le fondatrici di un'associazione accreditata come ente gestore, Mariapia Randazzo e Giusy Sicurella, a testimoniare la bontà di un servizio che nel nordeuropa è spesso la scelta assunta dalla maggioranza delle famiglie. "La Tagesmutter - hanno spiegato Randazzo e Sicurella - è una mamma che ha acquisito un titolo di educatrice e che accoglie a casa propria, oltre il proprio bimbo, anche altri, sviluppandone la crescita in un ambiente familiare e in condizioni che determinano benessere, tra queste la dieta alimentare degli stessi bimbi".

Cetty Vinci non si fermerà qui. "Non ritengo giusto che le mamme siracusane siano considerate delle mamme di serie B e possano usufruire solo di alcuni servizi e non di altri. Credo che abbiamo tutto il diritto di pretendere condizioni analoghe a quelle già raggiunte nelle aree più avanzate della nostra penisola, dove una mentalità più aperta ha favorito la nascita di servizi innovativi e più vicini alle esigenze delle donne".