Tra le nuove occupazioni merita senz’altro di essere menzionata la Tagesmutter - termine tedesco che vuol dire "mamma di giorno"- detta anche più brevemente “Tages”.

Si tratta di una nuova figura professionale con funzioni di assistente all'infanzia; in pratica è una madre tra i 20 e i 50-55 anni, con particolare predisposizione a stare anche con altri bambini e in possesso di adeguate competenze psico-pedagogiche, che accudisce ed educa, durante le ore di assenza dei genitori, presso la propria abitazione - chiamata "nido famiglia” - bambini dai 3 mesi ai 3 anni.

Ovviamente la sua abitazione deve essere accogliente ed adeguata alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie.

Questa figura si situa a metà strada tra il servizio offerto dalla baby sitter e quello offerto dal nido tradizionale. Rispetto alla baby sitter c’è la possibilità di fare interagire il bambino con altri bambini e sicuramente anche una preparazione ad hoc.

Le differenze rispetto al nido consistono, oltre che nei costi decisamente più contenuti, nel fatto che i bambini vengono accolti in una casa, e cioè in un ambiente a loro familiare e poi ad essere accuditi sono al massimo 5 bambini, il che garantisce sia un’elevata personalizzazione del servizio che basse possibilità di contagio nel caso di malattie infettive.

Ciò che rende, inoltre, particolarmente richiesta questa formula di assistenza è il fatto che l'accudimento dei figli viene assicurato per "tutto e solo" il tempo che la famiglia ritiene necessario, non ci sono orari predefiniti da osservare.

Il modello Tagesmutter rappresenta una innovativa ed originale esperienza di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, oltre che di sostegno all'occupazione femminile, infatti una madre che non lavora potrebbe trovare conveniente economicamente oltre che utile per la crescita dei suoi stessi bambini, ospitare altri bambini e prendersi cura di loro.

Il modello Tagesmutter è già presente nel nord dell'Europa dagli anni '60 ed è ufficialmente riconosciuta come figura professionale in alcuni paesi tra cui: Germania, Francia, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Belgio, Irlanda e Regno Unito e, da circa un decennio, ha iniziato a diffondersi anche a partire dall’Italia settentrionale.