L’alta moda sbarca a Cuba. L’isola a sud degli Stati Uniti, dopo essere stata lontana per anni da qualsiasi forma di ‘modernità’ occidentale, da qualche mese sta di fatto iniziando a ‘occidentalizzarsi’. Dopo l’espansione a macchia d’olio del Wi-Fi (concetto fino a pochissimi anni fa praticamente sconosciuto per il 99% della popolazione isolana), dopo la riapertura dei rapporti con gli ex nemici degli Stati Uniti, dopo la storico visita di Obama e dopo l’altrettanto storico concertone dei Rolling Stones, è arrivato il turno delle sfilate di Moda di alcuni brand internazionali.
Le difficoltà di Cuba
Prima di parlare delle novità in dirittura d’arrivo, bisogna accennare ai vari motivi per cui la moda a Cuba, finora, non ha mai ‘sfondato’. In primis è da segnalare la difficoltà di reperire i materiali adatti, che è sinonimo di costi elevati. I materiali a basso prezzo si trovano con relativa facilità nei ‘vicini’ Stati Uniti, ma la legge statunitense ha imposto che le imprese nazionali non possono vendere materiali ad aziende estere legate strettamente con il Governo. E a Cuba, dove la maggior parte della produzione industriale è in mano ad aziende statali, è evidente che il problema sia alla base. Un esempio? A L’Avana, lo chiffon in tinta unita costa oltre 5€ al metro quadrato.
In Italia viene venduto a pochi centesimi ogni metro quadrato. Costi alti è sinonimo di prezzi alti.
A queste si aggiunge un’altra difficoltà: quella dei cubani di tenersi informati sul mondo della moda. Attualmente solo il 30% della popolazione cubana dispone di una connessione Internet, e la stragrande maggioranza degli internauti ha diverse limitazioni e blocchi imposti dal Governo.
Discorso praticamente identico per quanto riguarda il comparto dei gioielli. È quindi difficile poter seguire le sfilate di moda o informarsi sui ‘trend’ stagionali. Sono veramente poche, a Cuba, le persone in grado di bypassare i controlli del Governo e usufruire liberamente di tutte le informazioni presenti sul web.
Chanel a Cuba
Nonostante quanto appena esposto, ci sono alcuni marchi internazionali che sono pronti a investire comunque nel mercato cubano. Domani a L’Avana Chanel presenterà la collezione cruise 2017. La presentazione avverrà a El Paseo del Prado. In realtà l’evento è rivolto a un pubblico internazionale, piuttosto che ai cubani. Ma questi ultimi possono godere gratuitamente di oltre 200 fotografie scattate da Karl Lagerfeld, stilista di Chanel, presenti nello spazio espositivo ‘Factoria Habana’ fino al 12 maggio. La mostra è stata nominata ‘Obra en Proceso / Work in Progress’. Inoltre, alcune riviste di moda internazionale, come Vanity Fair e Marie Claire, di recente hanno realizzato servizi fotografici per le proprie linee d’abbigliamento proprio a Cuba.
Altri marchi di moda internazionale, meno ricercati dei sopracitati, come Zara, H&M, Mango e Benetton, si trovano già sull’isola. Alcuni negozi hanno ottenuto una concessione dallo Stato per esportare (in maniera limitata) i suddetti marchi da altri Paesi; alcuni capi arrivano invece sull’isola grazie al mercato nero. Insomma, il processo è in fase di sviluppo. Non si può cambiare dall’oggi al domani la mentalità di un’isola rimasta lontana dal resto del mondo fino a due-tre anni fa. Ma il cambiamento è in atto e presto, forse, anche Cuba diventerà ufficialmente una nazione ‘occidentale’.