È durante una verifica fiscale che sono iniziati i sospetti per possedimenti illeciti nei confronti di un imprenditore di Reggio Emilia. Nell’ambito della verifica sono emersi beni non dichiarati dal valore di milioni di euro tra appartamenti, gioielli, capannoni industriali, ma soprattutto armi da fuoco in numero consistente: 2600.

Una piccola base militare

Tra i possedimenti messi sotto sigillo dalle forze dell’ordine risulta un vero e proprio arsenale, sequestrato all’imprenditore, titolare di un’azienda operante nel settore della meccanica. L’arsenale composto da circa 2600 pezzi di armi da fuoco supera enormemente il limite massimo di detenzione previsto dallo Stato italiano, che per ogni singolo possessore di porto d’armi prevede un numero massimo di 3 armi comuni da sparo, 6 armi per uso sportivo e un numero illimitato di fucili da caccia.

Ma non è stato trovato solo l’arsenale. Infatti la verifica fiscale, portata avanti dalle Fiamme Gialle, ha portato alla luce beni sottratti a tassazione per il valore totale di circa 5 milioni di euro e 1 milione in contanti tra euro e dollari.

Alle ore 12.00 in Procura è fissata una conferenza stampa che definirà i dettagli dell’operazione.

I dati della guardia di finanza

Il caso dell’imprenditore reggiano non è un caso isolato. Nel solo 2015 i dati della Guardia di Finanza riguardo le evasioni fiscali sono decisamente confortanti: infatti risulta che contro l’evasione e le frodi fiscali sono state portate a termine oltre 771 operazioni dalla polizia giudiziaria, a cui vanno aggiunte ulteriori 4.262 operazioni, fra verifiche, controlli ed altri interventi a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali.

Le operazioni si sono basate su una capillare verifica preventiva e accurata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle oltre 40 banche dati e, dall’intelligence e dal controllo economico del territorio. “Denunciati 1.831 soggetti responsabili di 1.321 reati fiscali, di cui il 26,6% riguarda gli illeciti più gravi di emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile e indebita compensazione; 22 i soggetti arrestati".