Dopo il gemito nella naturalezza della vita c’è l’Allattamento al seno. La madre deve assicurare al bimbo un corretto e costante allattamento al seno. È l’alimento più completo, non solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche dal punto di vista immunitario. I vantaggi per il bambino vanno da una nutrizione completa, ad una protezione contro le infezioni delle vie respiratori, e contro le infezioni in generale. Inoltre il latte materno lo preserverà da probabile diabete. L’allattamento al seno crea una prima forma di imprinting. Un magico contatto che legherà in modo indissolubile la madre al figlio.
Con un ritorno. La stimolazione del capezzolo da parte del bambino aiuta la montata lattea e la messa in circolo di ormoni. Utili alla mamma e al pargolo. Ma cosa è necessario alla mamma per una corretta alimentazione del bimbo ?
Dieta durante l'allattamento
Fondamentalmente non ci sono determinate controindicazioni, basta usare il buon senso per una dieta equilibrata. Da sfatare sicuramente la diceria del mangiare per due. La Società Italiana di Nutrizione Umana, indica, infatti, in 330 Kcal/die l’incremento del fabbisogno. Ad esempio un tempo alle madri veniva consigliato di bere birra per aumentare il quantitativo di latte. In effetti non si riscontrano benefici. Sicuramente aumenta il fabbisogno di acqua.
L’alcool è sconsigliabile durante la gravidanza, e durante l’allattamento, se proprio “necessario”, sempre e solo durante l’allattamento, si beve in piccolissime quantità, ricordando che l’alcool una volta ingerito impiega circa 20/40 minuti per contaminare il latte, variando il gusto e creando l’effetto soporifero. Questa contaminazione può variare dalle 3 alle 5 ore.
Infine c’è da dire che il fegato del piccolo non è assolutamente in grado di smaltire, di metabolizzare l’alcool se non dopo aver raggiunto i 6 mesi. La moderazione è d’obbligo.
Capitolo dolente è il fumo
La madre non dovrebbe fumare durante la gravidanza e non dovrebbe farlo dopo nel periodo dell’allattamento. Non tutti riescono a gestire la dipendenza da nicotina, e non tutti hanno la forza di smettere.
La nicotina resta in circolo per quasi 2 ore, e contamina il latte fino a 3/4 ore dopo aver fumato. Molte madri che non riescono a gestire la dipendenza, fanno passare al latte artificiale il bambino, con il rischio di sottometterlo al fumo passivo. Il fumo in gravidanza, il fumo durante l’allattamento, il fumo passivo(il fumo permea gli indumenti, capelli, la pelle), sono fattori che incidono sulla SISD ( Sudden Infant Death Syndrome). Morte in culla. L’incidenza nei paesi industrializzati è di 1 su 300. Incide sui bimbi tra i 2 e i 4 mesi e colpisce per il 60% i maschietti.
Lo stress
Sfatiamo un altro falso mito. Non cambia il valore nutrizionale del latte materno. Non diventa veleno. Può variare quel rapporto madre-bimbo di cui si parlava in precedenza.
Il bimbo avendo una forte capacità assorbente, può sentire lo stress materno. Lo dimostra l’eventuale insonnia, l’irritabilità, l’agitazione in generale. Sono banditi i sedativi, e gli ansiolitici in generale. In tutti i casi la consulenza di un buon pediatra, o di uno psicologo sono sempre necessari e fondamentali per sapere anche le vaccinazioni da fare.