Questa non è una storia triste. Sofia Riccaboni ha quarantadue anni, tre figli e la sclerosi multipla. Da quando ha iniziato ad usare la sedia a rotelle come mezzo esclusivo per i suoi spostamenti, la sua vita è cambiata ed in meglio. Ha realizzato un insieme di obiettivi importanti, che magari non si sarebbe mai sognata di perseguire quando la sua vita scorreva su canali preordinati, senza disabilità.

Cinque anni fa è nato il suo blog 'Mammahalerotelle'

L'anniversario di questo evento è proprio oggi. La prima volta che la sua figlia più piccola, Andrea l'ha vista in carrozzina.

ha detto proprio "Guarda, la mamma ha le rotelle come la mia bici". Questa stupenda frase di ottimistica ingenuità infantile è stata la chiave di volta della sua vita. Sono stati anni difficili, ma pieni di soddisfazioni. Sofia si è iscritta all'università e con determinazione ha conseguito la laurea magistrale in scienze dell'educazione. Partecipa con regolarità ai gruppi studenteschi del comitato accademico dell'università di Arezzo e svolge opera di aiuto e sostegno per gli altri allievi disabili.

Sofia ha scritto un libro

La pubblicazione è una sorta di diario della sua malattia e del suo personale modo di affrontarla. Il libro è una specie di inno alla carrozzina come mezzo di libertà, che è stata determinante nel raggiungimento dei suoi risultati.

"Mamma ha le rotelle" parla anche del suo rapporto con la filosofia buddista e dell'importantissimo ruolo che ha avuto per lei nel trasformare la malattia in opportunità. Il successo del libro ha anche fatto ulteriore traino alla diffusione del suo blog, che è stato valutato come uno dei dieci migliori blog sulla sclerosi multipla.

Sofia racconta di quanto è stato importante per lei cominciare a viaggiare, anche attraverso la sua associazione Viaggiare disabili.

A giorni partirà per Cracovia per partecipare all'Erasmus

In quella città si fermerà sei mesi per realizzare una guida della Polonia accessibile, un progetto importante, che sicuramente aprirà nuove strade nella concezione di luoghi idonei al turismo inclusivo.

La super mamma in carrozzina non si fermerà certo qui. Finito l'Erasmus partirà con sua figlia addirittura per il giro del mondo, senza porsi vincoli di durata. Sofia potrà conoscere cosa significa viaggiare in carrozzina anche in paesi considerati normalmente ostili per chi ha delle disabilità fisiche.