Milano si accende di vita. Un'esplosione di colori veste le passerelle della città meneghina, le sfilate dei più grandi stilisti della Moda prèt-a-portèr, che dopo due anni tornano in presenza e registrano un boom di pubblico tra addetti ai lavori, influencer e appassionati.

Milano torna a risplendere e a mostrare la voglia di vivere in libertà. Grandi applausi per Emporio Armani che a 40 anni rimane eternamente giovane

In un fuggi fuggi generale, sulle passerelle milanesi, sfila il coraggio delle idee, la rinascita da riagguantare e stringere tra le mani, e la libertà della forma che sfida preconcetti e tabù.

Da Max Mara, che sceglie per il suo spettacolo la sede dell'Università Bocconi, vi è la calca di persone per entrare, per riuscire a immortalare il momento, o fermare il vip di turno. Nel rispetto delle norme anti contagio, muniti di mascherine e green-pass, si tenta di tornare alla normalità così a lungo desiderata.

Via lo storico dolcevita, capo saldo della maison Max Mara, e spazio a crop e tank top, minimalista anche la linea dei vestiti con il contrasto dell'oversize per tenute da lavoro dal taglio maschile. Sperimentazioni animalier sotto l'immancabile pelliccia, evergreen, per Fendi, che esalta molto anche il candore del bianco con pantaloni e tailleur sagomati, ma dalle rifiniture morbide e fluttuanti.

Anche Veronica Etro, alla direzione creativa del grande marchio, sceglie di tributare il colore nelle sue proprietà curative e nutrienti per l'anima a contatto quotidianamente con il grigio della fatica. E allora, le caratteristiche fantasie Etro, dipingono fiori e richiami alla natura, essenziali, ma di ispirazione anni '90 per lunghezza e larghezza di maglie, camice e pantaloni.

La potenza del colore è al centro anche della sfilata di Alberta Ferretti, quando in passerella salgono abiti da sera che rapiscono gli occhi per per sofisticatezza ed eleganza, avvolti da nuances che spaziano dal turchese, al viola, al blu, con vaghe ma significative evocazioni marine. Grande ovazione per la presentazione della collezione maschile e femminile della linea Emporio Armani, presso l'Armani Teatro, in via Borgognone a Milano, che coincide anche con la celebrazione per i primi 40 dalla fondazione dello storico brand con l'aquilotto, creato dallo stilista Giorgio Armani.

Tripudio di colori per i modelli disegnati dal re della moda piacentino, fedele alla sua ispirazione di vita, votata alla sobrietà da difendere a qualunque costo, per proiettare chi indossa questi abiti, in una dimensione di eleganza a portata di mano, modellabile alla realtà, ma mantenendo la particolarità del bello senza tempo. Si è eternamente giovani quando non si molla la voglia di vivere, come tiene a precisare Giorgio Armani, che al termine dello show, esce in passerella accompagnato dai suoi fedelissimi collaboratori: la nipote Silvana Armani per la linea donna e Leo Dell'Orco, per la linea maschile.

La tenacia e la voglia ancora di stupire che non hanno mai abbandonato Armani, dopo tanti anni trascorsi come protagonista indiscusso della moda italiana e mondiale, permettono ancora di apprendere dal maestro, come viene soprannominato in gergo, re Giorgio.

L'unicità del suo inconfondibile stile parla attraverso i colori vivi, o le nuvole sfumate, di celeste, rosa, giallo, fucsia, posate delicatamente su giacche e pantaloni morbidi, camicie, casacche, vestiti corti, liberi, minimali o avvolgenti, la raffinatezza dei particolari ricercati creati appositamente per adornare scarpe con tacchi alti, o bassi, stile amazzone, i motivi orientali che riecheggiano sullo sfondo, passando anche per il Sudamerica. Gioielli glitterati, borse ricche e corpose di un luccichio che invita a festeggiare la vita, per lui e per lei. Tessuti pregiati, freschi, impalpabili, come il lino, il raso, qualità applicata alla volontà di far durare i capi a lungo, che ripaghi della importanza del costo. Una voglia di tornare alla vita, accarezzandola con un concentrato multivitaminico di allegria e leggerezza.