Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) dell’INPS, con delibera n. 22 del 4 ottobre 2012 ha approvato l’assestamento al bilancio preventivo per l’anno 2012. Negativi sono anche tutti i dati del bilancio, sia in entrata che in uscita, nonostante i reiterati interventi sul fronte della spesa e gli aumenti contributivi.

Nella gestione finanziaria di cassa si registrano riscossioni per 272.134 mln, al netto dei trasferimenti dello Stato e delle anticipazioni di Tesoreria,  a fronte di pagamenti per 377.783 mln, con una differenza di -105.649 mln. I trasferimenti dalla stato  passano da 89.206 mln a 88.642 mln.

La gestione finanziaria di competenza  prevede un disavanzo finanziario di -7.882 mln. Le entrate correnti passano da 238.807 mln del consuntivo 2011 a 309.2011 mln, ma crescono meno delle previsioni (0,6). Di contro le uscite correnti passano da 237.273 mln a 316.005 mln.

Nonostante i tagli delle finanziarie, le spese di funzionamento, destinate ad assicurare l’assolvimento dei compiti istituzionali, si sono assestate sui 4.946 mln di euro con un incremento di 10 punti, rispetto al preventivato, per i servizi affidati ad altri Enti. La quota di inesigibilità dei crediti contributivi raggiunge il 44,1% del valore nominale ed il relativo fondo è stimato in 32.983 mln rispetto al coacervo dei crediti  pari a 74.783 mln.

Per il 2012 è stata prevista una svalutazione di 2.403 mln, a fronte di una previsione di 736 mln, tanto che il CIV sollecita “una analisi più specifica della vetustà dei crediti in modo di rappresentarne l’effettiva realizzabilità”.

Le Gestioni dell’ex-Inpdap ed ex-Enpals contribuiscono rispettivamente al conto economico con un risultato negativo pari a 5.789 mln e un utile di 325 mln. Sul fronte dell’andamento del numero di pensioni, il movimento complessivo delle pensioni per l’anno 2012, viene aggiornato  in 18.607.447 con una riduzione del -0,5% rispetto al 2011.

Si aggiungono le prestazioni agli invalidi civili stimate in 2.740.752, con un incremento del 2,6% rispetto al 2011 ed una spesa di 14.982 mln di euro. Per le nuove pensioni liquidate, si rileva un decremento di -7.509 pensioni (-2,2%) dei lavoratori dipendenti e di -11.597 pensioni  (-6,7%) dei lavoratori autonomi. A fronte della diminuzione delle nuove pensioni, si conferma la generale contrazione degli iscritti alle gestioni pensionistiche, che nel complesso scendono da 19.059.215 a 18.910.958.

Particolarmente scioccante risulta la situazione dell’ex INPDAI: gli iscritti scendono da 38.700 a 36.200 mentre le pensioni salgono ancora da 124.247 a 125.607, con un enorme scarto tra contribuenti e pensionati frutto della allegra e sciagurata gestione del passato.

Nonostante un raffreddamento della domanda pensionistica, la spesa è in crescita. Nell’assestato 2012 si prevede una stimata di 248.180 mln, con un incremento del 36,6% sulla spesa del 2011, pari a 181.702 mln, che non comprendeva quella relativa all’ex-INPDAP ed all’ex-ENPALS. Tale volume di spesa porta l’incidenza sul PIL nominale al 15,62%.