La legge sviluppo bis (DL 179/2012) consente alle catene di piccoli commercianti, che superano i 10 milioni di euro di fatturato di gruppo, di evitare l'emissione dello scontrino fiscale, ma è richiesto che venga inviato telematicamente il totale dei corrispettivi giornalieri all'Agenzia delle Entrate. Secondo l'articolo 34, comma 55 del DL 179/2012 anche per i piccoli commercianti saranno applicate le regole della Grande Distribuzione, non in termini di superficie della struttura, ma relativamente all'appartenenza ad un gruppo societario presente su diversi punti del territorio nazionale che abbia un volume d'affari annuale di almeno 10 milioni di euro.
La legge sviluppo bis, con l'articolo11-bis, permette un credito d'imposta pari al 25% spettante ad aziende che investiranno nello sviluppo di piattaforme telematiche in Italia, utilizzate per la distribuzione, vendita e noleggio di opere di ingegno digitale negli anni 2013-2015, rispettando la regola “de minimis”, fino ad un massimo di 5 milioni di euro per anno relativamente alle risorse stanziate. Tale credito d'imposta potrà essere utilizzato in compensazione diretta con le imposte IRPEF, IRAS o IRAP, con altri debiti nel modello F24.
Secondo il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega per l'editoria Paolo Peluffo, tale provvedimento consentirà di abbattere la pirateria digitale e permetterà di incentivare all'acquisto tramite piattaforme digitali del commercio elettronico dell'Italia, in modo da promuovere il commercio di opere in lingua italiana.
La pirateria digitale consiste in una serie di attività illecite utilizzando strumenti informatici. In Italia provoca danni per un valore commerciale di un miliardo di euro, secondo i dati di una ricerca IDC della Bsa (Business Software Alliance). Secondo il responsabile della divisione software di Microsoft riducendo la pirateria informatica di solo il 10% nell' arco di 4 anni si creerebbero 7.500 nuovi posti di lavoro in Italia e 1.245 milioni di euro di entrate fiscali nel 2013 generando un volume d'affari di 3.637 milioni di euro nel settore ICT italiano.